11 maggio 2024
Aggiornato 02:00
Sostegno della popolazione di Port au Prince

Raoul Bova in aiuto di Haiti

L'attore: «E' importante dare un futuro ai ragazzi, indicando un'alternativa alla criminalità e al degrado»

ROMA - Dopo aver visitato Haiti per la prima volta nel marzo scorso, ora Raoul Bova ha deciso di dedicarsi al sostegno della popolazione di Port au Prince colpita dal sisma. «A marzo avevo immaginato di trovare il peggio, ma ciò a cui la mia mente era arrivata non era ancora abbastanza. In quella settimana - spiega l'attore sulle pagine del settimanale Gente, in edicola domani - non sono riuscito a elaborare il dolore, né a piangere: c'era solo il tempo per rimboccarsi le maniche, aiutare, dare una mano, qualunque cosa significasse».

DARE UN'ALTERNATIVA - Ora ha metabolizzato e capito cosa vuol fare: portare ad Haiti quello che già fa in Italia con la Fondazione Capitano Ultimo che si occupa a Roma di ragazzi disagiati. «Quando si parla di emergenza sociale Port au Prince o Roma non cambia: si tratta sempre di dare un futuro ai ragazzi, di indicare un'alternativa alla criminalità e al degrado».
Per concretizzare il suo impegno Raoul Bova ha scelto la Fondazione Francesca Rava - N.P.H. Italia Onlus, che a Port au Prince ha numerosi progetti, tra cui il Saint Damien, l'unico ospedale pediatrico del Paese. «Sì, io credo che Raoul possa fare molto per Haiti», dice Padre Rick Frechette, fondatore e direttore del Saint Damien, «Può portare lì quello che sa fare, la recitazione, ma anche la musica, la danza. Penso a una scuola d'arte da aprire nella nostra 'città dei mestieri' di Francisville».