25 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Un anno dopo «Papi»

Noemi: mi ispiro a Sofia Loren

Per i 19 anni gli auguri di Berlusconi e amici: Il pensiero più bello

di Marco D'Auria  - La «grandissima sorpresa», l'arrivo del premier, a cui peraltro pochi credevano, non c'è stata. Né, all'esclusiva discoteca «The club», si sono visti personaggi dello spettacolo o leader politici. Ma la nottata milanese di Noemi Letizia, ad un anno di distanza dal suo diciottesimo compleanno, quando fu catapultata su giornali e tv di mezzo mondo per la sua chiacchieratissima amicizia con Silvio Berlusconi, più che un festa con gli amici del cuore, è stata una presentazione ufficiale delle sue velleità artistiche e imprenditoriali. E della sua immagine.

Ad accogliere la giovane donna che chiama «Papi» il presidente del Consiglio, oltre a qualche decina di amici giunti dalla Campania, una folla di reporter, operatori tv e giornalisti. Noemi, in versione bionda platinata, fasciata in un attillato tubino bianco con piume e altissimi sabot trasparenti, si è subito concessa agli scatti dei fotografi con la scioltezza di una star di mestiere, gridolini di soddisfazione tra una posa e un'altra, e idee molto chiare: «Voglio fare la show girl, l'attrice, e lavorare nel mondo dello spettacolo, che è la mia passione». Modelli? «Sofia Loren», dice, ridendo. «E' la mia patria».

Solo qualche ammissione, però, per le inevitabili domande su «Papi». Berlusconi? «Certo che mi ha fatto gli auguri. Mi ha chiamata. Ma gli auguri si fanno, è il pensiero più bello che una persona possa fare. Mi fa capire che mi ha pensata. E tutte le persone che sono qui mi dimostrano che mi vogliono davvero bene». Di politica, però, Noemi non ne vuol sentir parlare: «Non ne capisco un tubo, giudico le persone per quello che fanno. Non perdo tempo a leggere un giornale sulla politica. Ma magari un libro, o qualcosa che mi interessa. Ci sono persone più adatte a queste cose». Ma non è che domani diventi amica di Fini e lasci Berlusconi - chiede provocatoriamente un cronista - che è anche più giovane? «Ma ti senti bene? - replica Noemi - E' una domanda stupida». Comunque«preferisco uno di venti anni, sinceramente». Riguardo l'assenza dell'amico premier: «Questa non è una festa che può prestarsi ad un evento del genere. L'anno scorso era più una cena con tutti i parenti, qui è più discoteca. Non è che è vecchio per la discoteca. Ma qui ci sono altre età - dice ridendo - non è che voglio mischiare».

Noemi Letizia ci tiene a precisare di essere «una persona molto diversa di quella che mi hanno voluto far apparire i giornalisti». In ogni caso, bocca cucita sulle ripetute richieste riguardo il regalo inviatole dal premier: «Chi si fa i fatti suoi vive cent'anni. Voi quanto volete vivere»? Ammette però che il premier «non avrebbe mai voluto» una sua partecipazione a «La pupa e il secchione», anche se «io non gliel'ho mai chiesto. Anche perché non voglio far vedere agli altri che sono bella ma scema. Io sono bella e intelligente».

Accompagnata da Carlo Fumo, il giovane regista che l'ha voluta nel suo cortometraggio «Scaccomatto», e da un paio di manager che ne curano l'immagine, Noemi Letizia è apparsa subito a suo agio con le telecamere. E consapevole che tutta questa attenzione mediatica è scontata: «L'anno scorso con la mia festa ho fatto parlare, ovviamente». Non solo cinema e tv, però. Noemi ha un sogno imprenditoriale. E un marchio già pronto da promuovere: «Noemi L». «Sto iniziando con un profumo», spiega. «E' già in produzione e uscirà a Natale. E' prettamente giovanile, per le teen ager. Spero di rispecchiare i loro gusti, che sono un pò anche i miei».

Taglio della torta e via: Noemi Letizia si esibisce ballando sinuosa nel ruolo di una sexy «cubista». Accanto alla «ragazza immagine» sua madre, in abito rosso succinto, la cui presenza è stata presentata come una «grande sorpresa», e la sua amica Teresa, con la quale scambia, sotto gli obiettivi dei fotografi, qualche erotico bacio saffico. «Il vestito l'ho scelto con mamma», dice. E a chi la stuzzica sull'aspetto più generoso delle sue forme replica: «Sono solo cresciuta. Non mi sono rifatta nulla».

Noemi Letizia non vuole giudicare il comportamento di Patrizia D'Addario con le sue rivelazioni piccanti, né, dice, di aver letto i libri di Marco Travaglio e Concita Sannino sulle vicende di Palazzo Grazioli: «Sono fatti suoi, io non giudico gli altri. A me non interessa niente, nel privato ognuno può fare quello che gli pare. Poi che nella vita pubblica rispetti il proprio ruolo è un'altra cosa. Ognuno fa quello che gli pare, punto». Ma che cosa desideri di più per il tuo diciannovesimo compleanno? «Essere felice».