Esce film su fondazione Repubblica popolare, con Jackie Chan
I serissimi commissari della Cultura in Cina hanno scelto l'attore e maestro di arti marziali Jackie Chan e l'erede Jet Lie, sperando che una iniezione di star in un film epico sulla rivoluzione comunista possa attrarre i giovani cinesi, che difficilmente si avvicinano ai film della «propaganda» governativa.
PECHINO - I serissimi commissari della Cultura in Cina hanno scelto l'attore e maestro di arti marziali Jackie Chan e l'erede Jet Lie, sperando che una iniezione di star in un film epico sulla rivoluzione comunista possa attrarre i giovani cinesi, che difficilmente si avvicinano ai film della «propaganda» governativa.
«Jian Guo Da Ye» o «La fondazione di una Repubblica», co-diretto da Sanping Han e Jianxin Huang, sarà nelle sale in Cina tra due settimane (17 settembre) ed è il film più importante girato per il Sessantesimo anniversario della Repubblica popolare cinese, che cade il primo ottobre. Raccontando la storia del trionfo comunista noto a tutti i cinesi, la pellicola si concentra su un annuario delle personalità dell'industria cinematografica cinese (oltre a Jackie Chan e Jet Lie, ci sono Ziyi Zhang, Yun-Fat Chow John Woo, Donnie Yen, Vivian Wu e molti altri big del cinema cinese).
Per contrastare i filmoni hollywoodiani come «Trasformers» e «Harry Potter», che dominano il botteghino anche nel paese del Dragone, i vertici del partito comunista sanno di dover fare di più per adescare gli I-pod-dipendenti e la gioventù che indossa Nike e non segue i media governativi.
La Cina ha annunciato che intensificherà le misure di sicurezza a Pechino in vista dell'importante anniversario, con decine di migliaia di poliziotti chiamati a sorvegliare gli edifici e le strade principali. L'agenzia di stampa del governo, Xinhua ha riferito che la «Polizia armata del popolo» sarà dotata di diverse migliaia di truppe d'elite, responsabili dei controlli di sicurezza e che dovranno vigilare su eventuali attacchi terroristici durante le celebrazioni del primo ottobre. Altri agenti saranno dispiegati - secondo un comunicato pubblicato sul sito del ministero della Difesa cinese - nelle irrequiete regioni del Tibet e dello Xinjiang, ma anche a Shangai, città che ospiterà la prossima World Expo.