29 aprile 2024
Aggiornato 15:30
TV

Pier Silvio Berlusconi a Mike: Nessuno sfratto, porte aperte

Mike: «La sua inesperienza causa di fine rapporto con Mediaset»

ROMA - Con una lettera aperta il vicepresidente di Mediaset Pier Silvio Berlusconi risponde a Mike Bongiorno che, durante la trasmissione televisiva L'era glaciale, ha spiegato così la fine del rapporto con Mediaset: «Il responsabile è Pier Silvio Berlusconi perché è giovane ed è arrivato dopo, quindi non sapeva tutto il lavoro che ho fatto insieme a suo padre in 30 anni».

«Caro Mike - si legge sul Corriere.it - vorrei esprimerti ancora, anche pubblicamente, la stima, l'affetto e la riconoscenza che nutro nei tuoi confronti dopo tanti anni di lavoro comune. Quanti incontri, quante cene, quanti tuoi programmi ho visto partire dal fondo dello studio.

Primi anni Novanta, io lavoravo già, e tu eri uno splendido settantenne che passava da una trasmissione all'altra, 'Tutti per uno', 'La ruota della fortuna', 'Bravo Bravissimo'. Contratti rigidissimi e rare deroghe giusto per Sanremo e dintorni. Così è stato fino al dicembre 2008. Anno dopo anno, ferree esclusive che ti compensavamo con generosità. Anche a costo, in assenza di programmi giusti, di essere costretti a tenerti in panchina».

Qualche mese fa la domanda se fosse giusto tenere a riposo uno degli storici conduttori italiani. «Non sarebbe meglio svincolare Mike, lasciandolo lavorare anche per altri, e per il 2009 negoziare volta per volta singole prestazioni alla sua altezza? Mike merita un programma di prestigio, un programma che faccia ascolti: quando lo troveremo o quando lui ce lo proporrà accendiamo le luci dello studio e si parte. Tutto questo ti è stato spiegato in modo trasparente. Ed ecco perché, caro Mike, - prosegue Pier Silvio Berlusconi - nessuno ti ha consegnato targhe ricordo, nessuno ha organizzato tristi cerimonie degli addii con brindisi e regalo».

«Perché Mediaset, se vorrai, sarà sempre casa tua: non ci sono sfratti. Ora sei un professionista libero, con la tua storia impareggiabile. Potrai lavorare per noi - chiude - ma potrai anche non farlo se non ti va. Non hai obblighi. Nemmeno quello della riconoscenza. Un abbraccio forte».