31 luglio 2025
Aggiornato 03:30
Osservatorio Tv del MOIGE

TV, Moige: gli in e out del mese di maggio

RAI uno protagonista grazie alla musica di «Ti lascio una canzone»

Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio Tv del MOIGE - Movimento Italiano Genitori, giunte nel mese di maggio 2009, attraverso il numero verde 800.93.70.70 e il sito www.genitori.it, è Canale 5 la rete ‘out’ del mese, cioè quella meno gradita dai genitori per i propri figli minori, mentre Rai Uno resta la rete favorita grazie a numerosi programmi, primo tra tutti ‘Ti lascio una canzone’. Numerose le proteste per lo spot dell’acqua Rocchetta.

TRASMISSIONI TV
Out Canale 5 e Le Iene, In Rai Uno

Per ciò che concerne le trasmissioni tv, Canale 5 è stata contestata soprattutto per una programmazione non adatta alla prima serata a causa di immagini troppo crude - come quelle del film ‘Il Codice Da Vinci’ - e a causa di scarsa qualità e assenza di contenuti proposti, ad esempio, nella serie tv ‘Piper’.
Giudizio negativo anche per ‘Le Iene’ programma molto seguito dal pubblico giovane che però non riesce a rinnovarsi e che non piace ai genitori per le volgarità, i doppi sensi e le forti immagini legate al sesso e alla droga.

Buono il giudizio per Rai Uno grazie alla fiction ‘Enrico Mattei’ e soprattutto grazie a ‘Ti lascio una canzone’, format italiano che ha conquistato attraverso la musica famiglie e adolescenti. Il programma, garantendo un clima sereno, non di competizione e con il sostegno sempre materno della Clerici – ormai una conferma di qualità, tono e misura per un pubblico familiare - ha saputo dare risalto al talento dei giovani cantanti sottolineandone le capacità interpretative più di quelle tecniche e ha saputo spostare l’attenzione del pubblico dal singolo cantante alla canzone più amata.

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Rocchetta, l’acqua che fa bene alla salute

«Abbiamo ricevuto moltissime segnalazioni di protesta per lo spot dell’acqua Rocchetta» afferma Elisabetta Scala, responsabile dell’Osservatorio Media del Moige, «L’acqua della salute si è dimostrata tutto l’opposto, veicolando un messaggio pericoloso e offensivo verso tutte le donne. Mostrare una ragazza ‘normale’ che, messa a confronto con Cristina Chiabotto, viene presa più volte in giro per la sua fisicità equivale a dire che o si è magre e alte 1.80 cm o non si è belle e quindi non accettate dalla società. È un concetto che rischia di vanificare gli sforzi compiuti fino ad oggi per contrastare fenomeni come bulimia e anoressia». «Il Moige» conclude Elisabetta Scala «ha presentato immediata denuncia allo IAP per il ritiro dello spot così come già fatto per casi simili».