Sangue, sesso e droga, arriva «RocknRolla» di Guy Ritchie
Il film dell'ex marito di Madonna sulla Londra criminale di oggi
Gangster, malavitosi, nuovi ricchi, traffico di denaro, sesso e droga. Arriva domani al cinema «RocknRolla» di Guy Ritchie, film dark, pulp, eccessivo e ritmato nella migliore tradizione dei suoi precedenti «Lock & Stock-Pazzi scatenati» e «Snatch-Lo strappo» con cui l'ex marito di Madonna torna a raccontare la Londra criminale di oggi.
Presentato al Festival Internazionale del film di Roma, «RocknRolla» porta sul grande schermo una variegata e bizzarra galleria di personaggi che finiscono per incontrarsi e scontrarsi nella caotica City, diventata il simbolo della speculazione edilizia. Ci sono i criminali da strada come One Two (il re Leonida di «300» Gerard Butler) e la sua banda che si fa chiamare il «mucchio selvaggio». C'è il miliardario russo Uri che ha messo il naso sul fiorente mercato immobiliare londinese e ha delle guardie del corpo «macchine da guerra». C'è la sexy commercialista Stella, sposata con un gay, che seduce e si sa muovere nel mondo dell'alta finanza ma fa affari con i malavitosi. E tutta una serie di figure grottesche, tossici, rockstar e delinquenti vari che frequentano loschi giri.
Per ottenere qualcosa e diventare qualcuno, ognuno di questi personaggi deve vedersela con il superboss Lenny (Tom Wilkinson), che con il suo braccio destro Archy controlla i principali traffici della città. Lenny è un criminale della vecchia guardia che vuole risolvere gli affari alla vecchia maniera e viene travolto dai nuovi magnati dell'est e dall'improvvisa «riapparizione» del figlio, un cantante drogato che credeva morto e che gli ha sempre dato solo problemi.
«Quello che ho cercato di fare è stato di amalgamare tutti questi atteggiamenti e personalità diverse - ha detto Ritchie - è inevitabile che ci siano connessioni, ma queste passano attraverso giri viziosi che partono dai livelli più alti e scendono a quelli più bassi per poi risalire a quelli più alti. Volevamo rappresentare gli aspetti diversi della nostra società che sono immischiati in questa macchinazione truffaldina su larga scala». E Ritchie ci è riuscito, con uno stile originale e veloce. Tra violenza, sangue ma anche risate e criminali da strapazzo, «RocknRolla» sarà forse l'inizio di una nuova trilogia «pulp» che il regista vorrebbe realizzare.