Cinema: Amicizia e spaesamento nel nuovo film della Archibugi
Albanese e Kim Rossi Stuart protagonisti di «Questione di cuore»
ROMA - Una coppia inedita ma ben assortita arriva sul grande schermo. Kim Rossi Stuart e Antonio Albanese sono i protagonisti del nuovo film di Francesca Archibugi, «Questioni di cuore», che sarà nelle sale dal 17 aprile. Nella pellicola liberamente tratta dall'omonimo romanzo di Umberto Contarello interpretano rispettivamente Angelo, carrozziere proletario, che abita nel popolare quartiere romano del Pigneto, e uno sceneggiatore di successo in piena crisi creativa, Alberto. Si incontrano in una stanza d'ospedale dopo essere stati colti entrambi da infarto e da lì inizia il loro singolare percorso di amicizia, fatto di confessioni, risate, complicità.
«Questa sceneggiatura per me era come una partitura musicale da costruire, sottolineandone gli aspetti comici. - ha affermato Kim Rossi Stuart - Sia io che Antonio eravamo emozionati quando abbiamo iniziato a suonarla ma allo stesso tempo contentissimi di interpretare questo concerto a due voci». In effetti i due tengono in piedi tutto il film e regalano una grande prova di recitazione. «La sfida per me era proprio costruire con Kim questa amicizia. - ha sottolineato Albanese - A volte ho provato una vera eccitazione a lavorare con lui, un piacere estremo, mi fidavo. Fondamentale è stata per entrambi la libertà che ci ha dato Francesca di adattare delle frasi dei nostri personaggi, di farle nostre, tatuarcele addosso». La Archibugi confessa di aver voluto scommettere su questa coppia e di non aver sbagliato: «Nutrivo una grande stima per loro, e pensavo, come succede a tutti i registi un po' megalomani, che aspettassero il ruolo giusto. - scherza la Archibugi - Desideravo soprattutto che sprigionassero la loro potenza comica, perché per me il film è soprattutto una commedia». Commedia amara, comunque, visto che i protagonisti sono accomunati da una malattia e entrambi dopo l'esperienza dell'infarto sono costretti a rivedere la loro vita.
Alberto è in crisi creativa e sentimentale, non riconosce più il Paese in cui vive e la sue amicizie. Angelo cerca di preservare dal dolore come può, con i pochi strumenti che ha, la moglie Rossana (Micaela Ramazzotti) e i propri figli. «Alberto finisce a casa di Angelo perché è completamente spaesato, sente che non ha nessuno e non riconosce più il suo Paese, e per un narratore questa è una tragedia. - ha affermato la regista - Angelo è la sua cura, ma poi ritornerà alla sua vita: deve fare un viaggio in un mondo diverso per ritrovare se stesso. Angelo invece per la prima volta si apre e accoglie il mondo esterno. Entrambi incontrano la malattia, ma il sentimento dell'amicizia li porta oltre, li fa uscire dal loro isolamento e cambia la loro vita».