4 maggio 2024
Aggiornato 02:30
Truffe e falsificazioni

Scoperta banda di truffatori e falsari nel torinese, otto persone indagate

Vittime aziende di noleggio impianti acustici e società fornitrici di generi alimentari. Contestati reati per 80mila euro

IVREA - Truffavano le aziende, in particolare le ditte di noleggio degli impianti acustici e le società fornitrici di generi alimentari. E’ stata sgominata nei giorni scorsi una banda criminale operante tra il Piemonte e la Calabria, dopo che la polizia ha eseguito - su delega della Procura di Ivrea - undici perquisizioni domiciliari e posto sotto indagine un totale di otto persone.

Truffe per 80mila euro
Il modus operandi dei malfattori era il seguente: essi contattavano le vittime - soprattutto aziende dedite al noleggio di impianti acustici da utilizzare in eventi e feste - dando loro appuntamento nel fine settimana. Il noleggio avveniva però tramite la presentazione di documenti ed assegni circolari falsi e i criminali, una volta preso in consegna il materiale, lo trasportavano in un paesino in provincia di Reggio Calabria senza mai più restituirlo. Quando il lunedì della settimana successiva i titolari delle ditte incassavano gli assegni, scoprivano che questi ultimi erano totalmente fasulli. La polizia stima che l’ammontare complessivo delle tre truffe finora scoperte sia pari a 80mila euro.

Falsificazione di documenti e monete 
Truffe ma non solo. La banda aveva infatti messo in piedi una redditizia attività di produzione di documenti falsi quali patenti, carte d’identità, codici fiscali, assegni e ticket restaurant, che chiunque avrebbe potuto richiedere previo pagamento di una cifra tra i 150 e i 500 euro. E non era finita, poiché il sodalizio era altresì specializzato nel produrre monete false da 50 centesimi, 1 e 2 euro. Produzione che avveniva mediante una pressa, un forno apposito per la fusione dei metalli, un pantografo per calco e conio delle monete e dei metalli per comporre, mediante fusione tra loro, le leghe per la produzione delle stesse.    

Banda attiva tra Piemonte e Calabria
Tutte le attività erano svolte all’interno di capannoni siti nelle zone di Cuorgnè, Rivarolo e Caluso, ma anche a Collegno e nel paese di Condofuri (RC). I reati contestati alla banda sono truffa in concorso, falsificazione di atti e documenti e tentata produzione di monete false.