28 marzo 2024
Aggiornato 22:00
Olimpiadi

Una medal plaza e tre impianti: ecco cosa spetta a Torino nell’Olimpiade «delle Alpi»

Dimenticati i comuni montani, si salva solo Sestriere: rimarranno inutilizzati i trampolini di Pragelato e la pista da bob di Cesana

TORINO - Il Coni dice «sì» alla candidatura unitaria di Torino-Milano-Cortina e dà ufficialmente il via alle Olimpiadi delle Alpi del 2026. Un formato inedito, su cui vi sono ancora tante ombre e tante domande a cui rispondere: quali impianti verranno utilizzati in Piemonte? A Torino sorgeranno nuove strutture?

COSA SI FARA’ A TORINO - Va subito detto che nelle Olimpiadi delle Alpi il ruolo di Torino sarebbe marginale rispetto a Cortina e Milano. All’ombra della Mole infatti vi sarebbe solo una medal plaza, un hotel degli atleti e un villaggio media. In termini di manifestazioni sportive, Torino si troverebbe ad ospitare solamente l’hockey al Pala Alpitour e il pattinaggio di velocità all’Oval. Capitolo sci: le gare dello sci alpino si svolgerebbero a Sestriere. Punto. Nessun altro sport, nessun villaggio olimpico come sperato da molti per recuperare la Thyssen.

                                                                               +++ IL DOSSIER DEL CONI +++

COMUNI MONTANI DIMENTICATI - E gli altri comuni montani? Cade l’ipotesi di riutilizzare la pista da bob di Cesana, così come il trampolino per il salto a Pragelato. Nessun riutilizzo o destinazione futura per quegli impianti che, già in pessime condizioni, verrebbero a quel punto lasciati per sempre al proprio destino. Eppure nessuno sembra volere l’olimpiade condivisa: Appendino ha detto un «sì» a denti stretti, Beppe Sala ha manifestato tutto il suo malcontento. Forse solo Cortina sembra uscirne bene. Resta il fatto che ora la palla, tra mugugni e malumori, passa al Cio e al Governo. Il Cio valuterà la candidatura delle Alpi dal 6 al 10 agosto. La candidatura delle Alpi, intanto, è più che mai realtà.