Olimpiadi 2026: i contrari danno fuoco al «dossier fuffa» di Torino
Alla vigilia della decisione definitiva, lunedì 9 luglio, quelli del Comitato No Olimpiadi si daranno appuntamento presso il braciere olimpico di Torino 2006 in corso Sebastopoli per la “Cerimonia di chiusura di Torino 2026”
TORINO - Martedì sera il CONI, con ogni probabilità, deciderà la città italiana candidata a ospitare i giochi olimpici invernali del 2026. Le candidate, se ne è parlato molto negli ultimi giorni, sono Torino, Milano e Cortina. Nella città della Mole il dibattito è più acceso che mai e, mentre il CONI sarà impegnato a prendere una decisione, il fronte anti olimpico (CONO) si prepara all'offensiva.
OLIMPIADI - Alla vigilia della decisione definitiva, lunedì 9 luglio, quelli del Comitato No Olimpiadi si daranno appuntamento presso il braciere olimpico di Torino 2006 in corso Sebastopoli per la «Cerimonia di chiusura di Torino 2026». In questo luogo così significativo daranno fuoco al pre dossier olimpico presentato dalla Città di Torino. «Fuoco per bruciare la speculazione, la mancanza di democrazia, la mistificazione e la manipolazione che incombono su Torino a causa di una scelta voluta dall'amministrazione comunale» scrivono sulla pagina Facebook dell'evento. «Daremo fuoco al dossier fuffa dopo essere partiti dall’ex Moi, uno dei molti simboli del furto olimpico di denaro pubblico di dodici anni fa, e dopo una passeggiata di gruppo giungeremo allo Stadio Olimpico dove, nel nostro braciere, faremo divorare dalle fiamme quei fogli pieni di nulla che rappresentano un pericolo letale per la nostra città».
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