29 marzo 2024
Aggiornato 10:00
eventi

Torino si prepara al Kappa Future Festival, ma Spina 3 è a muso duro: «Qui non lo vogliamo»

La manifestazione dedicata alla musica techno e tech-house è prevista per sabato 7 e domenica 8 luglio

TORINO - Mentre il Kappa Future Festival si prepara ad aprire i battenti per la gioia di oltre 50mila persone (la manifestazione dedicata alla musica techno e tech-house è prevista per sabato 7 e domenica 8 luglio), continuano le lamentele dei cittadini di Spina 3. Una situazione che gli stessi hanno definito più volte insostenibile a causa dei volumi sonori del concerto e l’afflusso degli spettatori in un luogo paracentrale della città, completamente a ridosso delle residenze di migliaia di persone.

LE LAMENTELE DEI RESIDENTI - A lanciare l’allarme è il comitato Dora Spina 3 che ancora una volta si rivolge all’amministrazione. «Pur considerando alcune nuove misure di monitoraggio dei suoni del concerto del KFF, osserviamo che, anche nel 2017, nei giorni della manifestazione e in quelli immediatamente precedenti e successivi, si sono nuovamente verificati notevoli problemi di impatto sul quartiere, rilevati fin dalla prima edizione: chiusura del parco all’accesso pubblico per parecchi giorni (nel 2017 una decina), traffico molto rilevante e parcheggi insufficienti per le migliaia di spettatori, carenza di servizi igienici nel luogo della manifestazione, deturpamento dell’area verde, volume della musica (pur maggiormente controllato) alto e disturbante il diritto al riposo per chi non ha la possibilità di trasferirsi 2 giorni fuori casa», lamentano i cittadini in una lettera inviata già negli scorsi mesi all’assessore all’Ambiente e al vice sindaco di Torino.

AMMINISTRAZIONE INESISTENTE - Il parco, inoltre, viene quasi totalmente recintato già la settimana prima della data dell’evento, e rimane inaccessibile al pubblico ancora per altri 3-4 giorni circa al termine dello stesso. Cartina alla mano, facendo due calcoli, seppur approssimativi, la metratura della zona recintata si aggira intorno ai 150.000 metri quadri. Una situazione difficile, quindi, per un quartiere di più di 12mila abitanti. «Pensiamo che questo tipo di eventi debbano svolgersi il più lontano possibile dalle abitazioni - continuano dal comitato Dora Spina 3 -. Abbiamo più volte cercato di intercettare l’amministrazione per far valere i nostri diritti, ma nessuno ci ha mai risposto».