Non è San Giovanni senza fuochi d'artificio: lo spettacolo illegale ai Murazzi, indaga la polizia
Nulla di certo si può ancora dire su chi sia stato l'autore (o più probabilmente gli autori) di questo San Giovanni bis. Sull'accaduto indaga la Questura di Torino
TORINO - Mentre in piazza Castello andava in scena l'innovazione, con lo show dei droni luminosi che volavano sopra Palazzo Reale, lungo la riva dei Murazzi si consumava un San Giovanni alternativo, a base di fuochi d'artificio. Poco dopo le undici, al termine dello spettacolo ufficiale, ha avuto il via la performance antagonista: dieci minuti di botti, sparati come da tradizione lungo Po e ben visibili dal monte dei Cappuccini.
FUOCHI D'ARTIFICIO - Nulla di certo si può ancora dire su chi sia stato l'autore (o più probabilmente gli autori) di questo San Giovanni bis. Sull'accaduto indaga la Questura di Torino e, tra le piste possibili, c'è quella del centro sociale Askatasuna, sulla cui pagina Facebook si legge: «La giunta 5 Stelle ha spostato l'evento in Piazza Castello con centinaia di migliaia di euro investiti per l'utilizzo di droni luminosi per lo spettacolo di luci e piroette giustificato come alternativa a basso impatto acustico e ambientale, impedendo per l'ennesima volta ai/alle Torinesi di rivivere almeno per un giorno quel luogo che ha significato tanto per la città di Torino a livello artistico e d'aggregazione» e ancora: «Il 24 Giugno sarà un giorno per riprendersi i Murazzi e da cui partire per permettere di rivivere quel luogo amato da tutt* e che era, nel bene e nel male, un simbolo della convivialità e della socialità per Torino».
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