30 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Movida

Appendino «spegne» la movida: dalle 21:00 stop alla vendita di alcolici d'asporto

L'obiettivo? Il rispetto del decoro e del riposo, ma l'estate dei torinesi rischia di essere decisamente "sobria". Il regolamento dovrà essere approvatato dalla Sala Rossa e dalle Circoscrizioni

TORINO - Stop alla vendita di alcolici dopo le 21:00. Chiara Appendino vuole assestare un deciso colpo alla movida, modificando il regolamento di polizia urbana con l'introduzione dell'articolo 44 ter. L'obiettivo? Garantire lo svago serale ai cittadini, soprattutto nelle aree della città maggiormente frequentate, salvaguardando vivibilità e riposo dei residenti e l’attività degli esercenti. Il documento, frutto del lavoro degli assessori Alberto Sacco e Roberto Finardi, dovrà essere approvato dalla Sala Rossa e delle Circoscrizioni prima di essere attivo. 

DIVIETO DI VENDITA DI ALCOLICI D'ASPORTO - L'articolo 44 prevede la sospensione dell'attività di vendita degli alcolici da asporto a partire dalle 21:00 sino alle 06:00. Regole a cui dovranno sottostare tutte le categorie, con alcune esenzioni o deroghe: esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, i supermercati, i piccoli negozi, gli artigiani, i distributori automatici opportunamente configurati e anche i rider. C'è comunque un "se" importante: gli alcolici potranno essere venduti o consegnati a domicilio fino alle 23 se in abbinamento a cibi cotti. Gli alcolici potranno essere venduti o consegnati a domicilio ma in quantità congrua agli alimenti ordinati e racchiusi in idonei contenitori.

DUBBI E POLEMICHE - Tanti i dubbi, inevitabili le polemiche dopo l'ordinanza dello scorso anno che, pur avendo dato risultati secondo la Giunta, non era stata accolta con molto entusiasmo dagli esercenti delle zone della movida. Un dubbio particolarmente importante è l'applicabilità del regolamento stesso: le aree interessate dal provvedimento saranno di volta in volta individuate dalla Giunta - anche su indicazione delle Circoscrizioni e degli organi di Polizia - in base alle criticità che emergeranno. Insomma, una regola vera e propria valida per tutti attualmente non c'è. Se l'obiettivo  la tutela del riposo, della salute e della vivibilità nelle aree caratterizzate da un afflusso particolarmente rilevante di persone, è altrettanto vero che l'estate dei giovani torinesi rischia di essere decisamente "sobria".