Addio piccola Bea: il funerale sotto la pioggia tra rose bianche, pupazzi e supereroi
La storia travagliata della piccola Bea e della sua 'mamma coraggio', Stefania Fiorentino, ha toccato nel profondo la comunità torinese, che oggi le ha dato il suo ultimo saluto
TORINO - Una pioggia leggera e un cielo coperto dalla nuvole hanno fatto da sfondo questa mattina, sabato 17 febbraio, al funerale dalla piccola Beatrice Naso, la bambina conosciuta in tutta Italia per la rara malattia allo scheletro che la costringeva in un 'corpo armatura'. Il feretro della bambina è arrivato davanti alla chiesa di Santo Volto poco dopo le 10 e, ad aspettarla, si era già radunata una piccola folla di persone. La storia travagliata della piccola Bea e della sua 'mamma coraggio', Stefania Fiorentino, ha toccato nel profondo la comunità torinese, che oggi le ha dato il suo ultimo saluto.
FUNERALE - Pupazzi, rose bianche e costumi dei supereroi preferiti da Beatrice hanno accompagnato la piccola durante il suo ultimo viaggio. La commozione durante la funzione è stata tanta. Il vescovo di Torino, Cesare Nosiglia, ha fatto recapitare una lettera in cui ricorda mamma Stefania, scomparsa anche lei prematuramente lo scorso agosto. «Non ha saputo stare lontana dalla mamma» ha detto Don Mauro Giorda, il parroco che ha celebrato il funerale, «Mamma e figlia sono stati due angeli venuti sulla terra». Presente alla funzione anche la prima cittadina, Chiara Appendino.
BEATRICE - A dare la notizia della morte di Beatrice lo scorso 14 febbraio era stata la zia della piccola, Sara Fiorentino: «Beatrice questa sera è volata via. In questo giorno, dedicato agli innamorati, ha deciso di correre ad abbracciare la sua mamma. Saperle insieme sarà la nostra forza. Il mondo di Bea resterà in assoluto il miglior posto che io abbia mai potuto visitare, per sempre».
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