25 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Arte e cultura

Musei Reali, gli scatti di Marilaide Ghigliano entrano per la prima volta a Palazzo Reale 

La mostra "Frammenti di bestiario amoroso. Fotografie di Marilaide Ghigliano" sarà fruibile per il grande pubblico fino al 27 maggio 2018 presso i Musei Reali di Torino

TORINO - E’ sicuramente un momento di grande fermento per i Musei Reali di Torino che oggi, mercoledì 7 febbraio, inaugurano una mostra piuttosto particolare per le loro abitudini. Nelle Spazio Scoperte al secondo piano di Palazzo Reale trova spazio per la prima volta il mondo della fotografia, attraverso quarantasei scatti della nota reporter piemontese Marilaide Ghigliano. Le immagini, tutte rigorosamente in bianco e nero, indagano il profondo rapporto d'amore tra gli uomini e gli animali attraverso i vari viaggi della reporter.

FOTOGRAFIA - La fotografia entra così, veicolata dagli scatti della mostra "Frammenti di bestiario amoroso", negli spazi aulici dei Musei, ma non ne resta separata, anzi. «Il tema del rapporto uomo-animale è molto attuale» ha spiegato Giorgio Careddu, uno dei curatori dell'esposizione, «ma allo stesso tempo presente nelle arti figurative fin dai tempi antichi». Per questo motivo le immagini riprese dalla Ghigliano sono messe in dialogo con due importanti dipinti seicenteschi: «Adone» e «Venere e Cupido» del bolognese Carlo Cagnani, allestiti per l'occasione all'interno dello Spazio Scoperte. La vicinanza tra le tele e le fotografie si nota in primo luogo per i soggetti indagati, ma anche per il tocco delicato e la discrezione attraverso cui vengono raccontati a chi osserva. 

MARILAIDE GHIGLIANO - La mostra ripercorre i viaggi della fotoreporter dal 1970 al 2010. Si spazia dall'Africa, all'Asia, alla nostra Liguria e si ritrovano alcuni soggetti ricorrenti: donne, anziani, bambini e ovviamente i protagonisti: gli animali. «Nel rapporto tra persone e animali è lecita una certa libertà di affetti che è difficile esprimere altrimenti» ha spiegato durante l'inaugurazione della mostra Giovanna Galante Garrone, una delle curatrici. Per esplorare l'universo espressivo della Ghigliano inoltre non si può prescindere da alcune scelte tecniche, il bianco e nero primo fra tutti. I 46 scatti selezionati si esprimono attraverso l'atavica divisione tra buio e luce, il che conferisce alla fotografia forza, intesità comunicativa e facilità la concentrazione per chi osserva. Tutti i soggetti poi sono colti in "anti-posa": i gesti più semplici riacquistano dignità attraverso il passaggio della macchina fotografica e ne risultano immediatamente nobilitati. «La Ghigliano ha un tocco discreto, cerca l'attimo fuggente ma non è una cacciatrice. Al contrario, manifesta tenerezza e solidarietà per i soggetti che racconta, a cui cerca di restituire bellezza e fierezza» ha commentato Garrone. L'esposizione passa anche da alcuni spunti politici, dal momento che Ghigliano considera la macchina fotografica il mezzo migliore attraverso cui esprimere il proprio punto di vista sulla realtà tutta. La mostra «Frammenti di bestiario amoroso. Fotograzie di Marilaide Ghigliano» sarà fruibile per il grande pubblico fino al 27 maggio 2018 presso i Musei Reali di Torino. 

MUSEI REALI - In questo mondo che ci bombarda di immagini, i Musei Reali annunciano altri due appuntamenti che ruotano intorno all'arte della fotografia: il 21 febbraio un confronto tra la pittrice torinese Carol Ram e Carlo Mollino e il 27 febbraio a Palazzo Chiablese con gli scatti di Frank Horvat.