Cittadinanza civica per gli stranieri nati a Torino, il consiglio Comunale dice «sì»
Il provvedimento impegna quindi la Sindaca a conferire, come atto simbolico, la cittadinanza civica alle persone nate a Torino e non in possesso della cittadinanza italiana
TORINO - Il Consiglio comunale di Torino ha approvato ieri, lunedì 22 gennaio, una mozione presentata dalla consigliera Eleonora Artesio che chiede il conferimento della cittadinanza civica a chi nasce a Torino senza avere la cittadinanza italiana. Il provvedimento impegna quindi la Sindaca a conferire, come atto simbolico, la cittadinanza civica alle persone nate a Torino e non in possesso della cittadinanza italiana, attraverso la modalità della "Civil card». Secca la reazione della Lega Nord.
CIVIL CARD - «Giù la maschera: mentre sul nazionale il Movimento Cinque Stelle tergiversa e non prende posizioni sulla questione Ius Soli, a Torino la maggioranza di Chiara Appendino ha già deciso da che parte stare. La stessa del Partito Democratico» ha commentato così Fabrizio Ricca, capogruppo e segretario torinese della Lega Nord, l'approvazione della mozione che conferisce la cittadinanza civica agli stranieri nati città. La Civil card, già utilizzata in alcuni comuni italiani, è un documento di precittadinanza che certifica il profilo storico anagrafico del titolare, registrandone dati quali nascita, vaccinazioni e iscrizione a scuola e permettendogli di presentare la domanda per diventare cittadino italiano. «I casi sono due» ha concluso Ricca, «O tra i Cinque Stelle la confusione su certi temi regna sovrana, oppure i consiglieri comunali torinesi hanno le idee chiare, ma completamente diverse dai colleghi di partito in Parlamento».
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