25 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Cronaca

Lite per l'eredità di un noto antiquario degenera: confiscati reperti per 300mila euro

SI tratta di 238 reperti archeologici di origine Etrusca e Romana, di epoca compresa tra il VI e III sec. A.C., per un valore di oltre 300mila euro 

TORINO - Tutto ebbe inizio nel 2012 da una segnalazione fatta ai Carabinieri della Compagnia Torino San Carlo, in merito a una lite tra gli eredi nell’abitazione di un noto antiquario locale, deceduto per cause naturali. La vicenda è terminata con un provvedimento di confisca, emesso dell’Autorità Giudiziaria di Torino, di 238 reperti archeologici di origine Etrusca e Romana, di epoca compresa tra il VI e III sec. A.C., per un valore di oltre 300.000 euro. 

REPERTI ARCHEOLOGICI - Nel corso dell’intervento del 2012 erano stati notati in una credenza del salotto alcuni vasi e ceramiche verosimilmente antichi e così era stato richiesto l’intervento del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Torino. I successivi accertamenti sulla natura dei beni, condotti in stretta collaborazione con la Soprintendenza del capoluogo piemontese, e gli approfondimenti volti a stabilirne la titolarità, hanno permesso di individuare anche ulteriori importanti reperti illecitamente detenuti.