Inizia lo sgombero dell’ex Moi in via Giordano Bruno, trovati nuovi posti letto per gli occupanti
Da questa mattina presto sono in corso le operazioni di sgombero. Si inizia dalle cantine e dai garage dove vivrebbero e lavorerebbero un centinaio di persone in condizioni pericolose. I posti letto per chi viene sgomberato sono stati messi a disposizione dalla Diocesi
TORINO - I tempi sono stati accelerati e questa mattina, poco prima delle 7, in via Giordano Bruno la giornata è iniziata diversamente da qualsiasi altro giorno. Sul posto si sono presentate ambulanze, polizia, vigili del fuoco e con loro anche gli assessori comunali e il presidente di Circoscrizione Davide Ricca. E’ cominciata la prima fase di sgombero delle palazzine ex Moi ormai occupate da diversi anni dai profughi.
I primi locali a essere sgomberati sono le cantine e i garage sotterranei. In quei locali ci abiterebbero stabilmente quasi un centinaio di persone. Ma non solo: ci lavorerebbero anche utilizzando bombole di gas e impianti elettrici di fortuna mettendo così a rischio la sicurezza di tutti, come dimostrato dall’incendio scoppiato un mesetto fa nella palazzina arancione. Per portare a compimento le operazioni, il personale addetto allo sgombero è sceso nel seminterrato con potenti fari.
Il problema che le parti in causa si erano poste programmando lo sgombero era quello della ricollocazione. Dove mettere le persone e le famiglie allontanate dall’ex Moi di via Giordano Bruno. La risposta ora è nota: saranno mandati a stare nelle strutture messe a disposizione dalla Diocesi. Si parla di un’ottantina di posti letto per il momento.
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