1 maggio 2024
Aggiornato 05:00
Molinette

Trapianto da record alle Molinette: «maratona chirurgica» per salvare 9 vite con un solo donatore

Tutti i trapianti sono stati effettuati presso le sale chirurgiche dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino: da un soggetto deceduto sono stati prelevati organi di cui hanno beneficiato ben 9 riceventi di trapianto

TORINO - Un nuovo record per i trapianti della Città della Salute di Torino. Ieri mattina in poche ore un solo donatore ha salvato ben 9 persone. E' stata una vera e propria maratona chirurgica, con ben cinque trapianti di questi effettuati presso l'ospedale Molinette (senza dimenticare un sesto di fegato da un altro donatore). Un evento più unico che raro.  Basti pensare solo che l'équipe di Cardiochirurgia si è divisa e coordinata contemporaneamente su tre sale operatorie limitrofe per trapiantare due polmoni ed un cuore su tre persone diverse. 

TRAPIANTO - Quando si sviluppa un processo di donazione di organi o tessuti da un donatore deceduto, solitamente a beneficiarne sono 2 pazienti che ricevono i reni e un paziente che riceve il fegato. Più raramente a questi organi trapiantati si aggiungono il cuore e i polmoni. Stando così le cose, quanto è capitato ieri è davvero particolare: da un soggetto deceduto sono stati prelevati organi di cui hanno beneficiato ben 9 riceventi di trapianto. Com’è possibile? Se per i reni è ovvio che possono beneficiare due pazienti, com’è possibile per gli altri organi? In realtà anche per i polmoni, si può procedere al trapianto del polmone destro in un primo ricevente e di quello sinistro a un secondo ricevente. E’ poi possibile separare il fegato in 2 parti, una più piccola (il lobo sinistro) a favore di un bambino, e la restante parte a un adulto. Che tutte queste opzioni capitino insieme è davvero unico. Ma è successo ieri, quando al Centro Regionale Trapianti della Regione Piemonte è stato segnalato dal centro di rianimazione dell’ospedale della Carità di Novara il decesso, per emorragia cerebrale, di una donna di 48 anni, di cui i familiari avevano testimoniato la volontà di donare gli organi.

MARATONA - Così da questo atto di generosità si sono intrecciati i destini di tanti pazienti in attesa di trapianto, di sesso ed età differenti, di regioni e origini diverse, tutti accomunati dalla necessità di un'operazione. A beneficiare del trapianto di cuore è stata una donna di 41 anni piemontese, in attesa a  causa di una cardiopatia restrittiva. Il polmone sinistro è andato a un uomo di 62 anni della Sardegna, affetto da fibrosi polmonare, mentre il polmone destro a una donna di 54 anni, anche lei sarda, affetta da bronco-pneumopatia polmonare cronica ostruttiva (BPCO). Il lembo più piccolo del fegato è stato trapiantato su un bambino, presso l'ospedale di Bergamo. La parte destra invece è andata a un uomo di 67 anni della Campania, con una cirrosi epatica. Una donna di 47 anni nata in Nigeria e residente in Piemonte, in dialisi a causa di una nefrosclerosi ipertensiva, ha ricevuto il rene sinistro. Il destro è stato trapiantato in un siciliano di 47 anni in seguito alla perdita di funzione di un precedente trapianto, presso l'ospedale di Novara. Infine le 2 cornee della donatrice sono state avviate alla Banca delle cornee, che provvederà a valutarne l’idoneità e ad assegnarle a 2 pazienti in attesa di trapianto.

TRAPIANTI - Tutti i trapianti sono stati effettuati presso le sale chirurgiche dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (con un notevole sforzo organizzativo e di personale per poter eseguire tutti questi trapianti possibilmente in contemporanea), a eccezione del lobo sinistro di fegato trapiantato nel centro trapianti epatici dell’ospedale di Bergamo ed il rene destro nel Centro trapianti di rene dell’ospedale di Novara. Come se non bastasse in contemporanea l’équipe dei trapianti di fegato ha eseguito un prelievo di fegato ad un donatore di 83 anni deceduto a Perugia per trapiantarlo a Torino su un ricevente piemontese di 57 anni, affetto da cirrosi epatica.