Tamango, la vera storia del misterioso cocktail che regna nelle notti torinesi
Composto da una base di radici con effetti afrodisiaci e benefici, il Tamango di Elena Di Lorenzo ha un altissimo tasso alcolico: parliamo di circa l'85% di alcol
TORINO - I torinesi più giovani lo conoscono bene, il Tamango è uno dei cocktail più "forti" che si possono trovare in città. Il racconto di chi lo ha provato parla di effetti allucinogeni e sensazioni amplificate. Cosa c'è di così speciale all'interno dei questo cocktail misterioso?
TAMANGO - Inventato quasi quarantanni fa da Elena Di Lorenzo, proprietaria dell'omonimo locale in via Fratelli Calandra, il cocktail di colore amaranto deriva il suo nome da una storia di schiavitù basata sul racconto di Prosper Mèrimèe del 1829, ripreso in una pellicola nel 1958. Tamango era uno schiavo africano che percorse la strada della ribellione su di una nave diretta a Cuba. A lui è dedicato il misteriosissimo cocktail dagli effetti allucinogeni.
COCKTAIL - Composto da una base di radici con effetti afrodisiaci e benefici, il Tamango di Elena Di Lorenzo ha un altissimo tasso alcolico: parliamo di circa l'85% di alcol. Il cocktail nasce in seguito ad alcuni viaggi che la proprietaria del locale di via Fratelli Calandra fece in Messico e in Africa, ha un sapore di fragola ed è composto da foglie di Hibiscus. A dare quella "spinta in più" al mix sono proprio le radici alla base che avrebbero, se pure in percentuali differenti, gli stessi principi attivi della canapa.
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