Piazza Zara, ribellione contro le strisce blu: «I torinesi non sono dei bancomat»
Uno striscione è stato affisso questa notte vicino a piazza Zara da alcuni militanti di casa Pound. Nel mirino del movimento politico le strisce blu in arrivo nella Circoscrizione 8
TORINO - «I torinesi non sono dei bancomat, basta strisce blu». E’ con questo striscione affisso nella notte nei pressi di piazza Zara che i militanti di CasaPound Torino hanno dichiarato guerra alla sosta a pagamento nella città della Mole. Una guerra che, stando alle dichiarazioni dei militanti, potrebbe non limitarsi a striscioni: «Per noi la battaglia è solo all’inizio» afferma Matteo Rossino, responsabile del movimento.
LA POLEMICA - Nel mirino di CasaPound Torino vi è la scelta dell’amministrazione comunale di estendere le strisce blu nella Circoscrizione 8: «Contestiamo questo furto legalizzato, molte strisce blu sono addirittura illegali. Questa giunta sta continuando a mettere le mani nelle tasche dei cittadini, colpendo sempre più spesso le fasce più deboli, non a caso le nuove aree di sosta a pagamento sono prospicienti all'università e agli ospedali». In realtà, dopo le recenti proteste della Circoscrizione, la sosta a pagamento nella zona degli ospedali è attualmente sospesa mentre nelle altre aree è stata confermata. A rincarare la dose contro il M5S è Marco Racca, coordinatore regionale: «Sono stati eletti millantando una diminuzione delle tasse, ora aumentano parcheggi a pagamento per rimpinguare le casse. Sempre più torinesi si stanno pentendo della scelta, la causa è Chiara. Il movimento 5 stelle è un bluff che ci costerà carissimo». Per il momento nessuna risposta da Appendino, ma una cosa è certa: le strisce blu continuano a far discutere.
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