20 aprile 2024
Aggiornato 10:00
G7

Nelle vie della movida sfilano i Reset G7: blitz al Carrefour e alla Fondazione Agnelli

L’orario no stop imposto dal supermarket, le condizioni dei rider e la Cisl nel mirino degli antagonisti. Tensioni con la Digos

TORINO - Cori e scritte sui muri, lanci di uova e fumogeni. Il bilancio del corteo notturno dei «Reset G7» vede un «assalto» a un Carrefour, un blitz alla sede della Fondazione Agnelli e di Foodora, oltre a una visita alla sede Cisl. Tensione? Tanta. Disordini? Pochissimi. Il corteo, partito da Torino Esposizioni, ha provato ad arrivare in piazza Carlina ma le misure di sicurezza hanno funzionato. La Digos è riuscita a scortare il serpentine di 500 persone con successo.

LA PROTESTA - La rabbia degli antagonisti si è riversata soprattutto su un punto Carrefour, chiuso da un simbolico striscione «chiuso per sfruttamento». Nel mirino dei centri sociali l’orario di lavoro no stop, 24 ore su 24. La sede della Cisl è stata imbrattata, mentre la Fondazione Agnelli di via Giacosa è stata imbrattata da un fitto lancio di uova. E’ lì che Foodora, salita alla ribalta dopo le proteste dei rider, ha la sede. La prima «notte di fuoco» si chiude così. Destano sicuramente maggiori preoccupazioni i cortei di sabato, quando le delegazioni si troveranno nel quartiere Vallette, per poi partire alla volta della Reggia di Venaria.