Dall’Africa all'aeroporto di Caselle con uno scheletro di babbuino in valigia: «E’ un souvenir»
L’uomo, un 40enne italiano, ora rischia una sanzione altissima. Il cranio della scimmia era conservato tra gli effetti personali. La Guardia di Finanza l'ha trovato all'interno del bagaglio
CASELLE TORINESE - «E’ un souvenir, un ricordo della vacanza trascorsa in Africa». E’ con queste semplici parole che qualche giorno fa, all’aeroporto Sandro Pertini di Caselle, un uomo ha provato a giustificare la presenza nel suo bagagliaio di un cranio di babbuino. Sì, avete letto bene. Nella valigia di un 40enne italiano, i Finanzieri hanno trovato le ossa della testa di una scimmia.
IL SEQUESTRO - L’uomo, arrivato dal Sud Africa, teneva il cranio del babbuino tra gli effetti personali. I successivi accertamenti effettuati all’Università di Torino, presso la Struttura Didattica Speciale Veterinaria, hanno permesso di classificare il cranio come appartenente al genere «papio», un babbuino. Il souvenir comunque rischia di costare carissimo al 40enne, che ora potrebbe esser costretto a pagare una sanzione fino a 15.000 euro. Non è la prima volta che i Finanzieri in servizio si rendono protagonisti di sequestri di animali e piante minacciate di estinzione, protette dalla convenzione di Washington. L’intervento della Guardia di Finanza torinese sono inquadrate nell’ampio dispositivo mirato al contrasto dell’importazione illegale di "specimen" protette che generano annualmente un giro d’affari di diversi milioni di euro.
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