3 maggio 2024
Aggiornato 05:30
Cronaca

Doppio mistero in Val Susa, ritrovate ossa umane nel bosco e nel fiume Dora

Potrebbero appartenere alla stessa persona, solo l'esame del dna chiarirà questo mistero. Ritrovato anche un marsupio con all'interno i documenti di una donna scomparsa un anno e mezzo fa

SUSA - Doppio mistero a poche ore di distanza in Val Susa: ossa umane e brandelli di vestiti sono stati scoperti dai carabinieri in un bosco di Beaulard e nel fiume Dora. Oltre al macabro ritrovamento, i militari hanno anche trovato un marsupio con i documenti di una donna, Sandra Lozupone, di 56 anni, scomparsa nel marzo 2016 da una casa di cura a Torino.

OSSA NEL BOSCO - Nel primo caso, è stato un cittadino a segnalare la presenza di ossa in un bosco della frazione Chateau Beaulard, a 1400 metri d’altitudine. Le parti di corpo umano erano danneggiate dagli eventi atmosferici e dagli animali selvatici: è qui che è stato ritrovato il marsupio con i documenti della donna, che al momento della scomparsa soffriva di problemi psicologici. Da una prima ricostruzione dei fatti, è emerso come Sandra Lozupone avesse espresso la volontà di visitare Bardonecchia. Al momento non vi sono certezze ed è stata disposta la traslazione dei resti presso l'ufficio di medicina legale di Torino. Allo stato attuale , non si hanno elementi comprovanti l'appartenenza degli altri reperti ossei rinvenuti nella giornata di ieri: solo l'esame del dna potrà verificare se appartengono alla stessa persona.


GAMBA NEL FIUME - Per quanto riguarda il secondo caso, quello del ritrovamento di resti umani nel fiume Dora di Bardonecchia, la segnalazione è arrivata in serata. Il sopralluogo dei carabinieri di Oulx, insieme al Nucleo Operativo di Susa, ha permesso di constatare la presenza di una gamba sinistra e parte della colonna vertebrale: anche in questo caso, il corpo della persona si trovava in avanzato stato di decomposizione. Le ossa sono state trasportate presso la camera mortuaria di Susa, dove si procederà ad accertare l’identità della persona a cui appartenevano. Non è chiaro se i due ritrovamenti possano essere tra loro collegati e se i resti siano della stessa persona. Indagini in corso.