Bufera mediatica sul migrante che ha urinato in strada a Rivarolo, la risposta del Centro di Accoglienza
«Si tratta quindi di un ragazzo con difficoltà che abbiamo monitorato e segnalato, chiedendo l’intervento delle autorità competenti» spiegano dal Centro di Accoglienza Straordinaria di Rivarolo di viale Losego che lo ospita
RIVAROLO - Lunedì scorso, 3 giorni prima dell’episodio che ha portato il ragazzo al centro dell'attenzione mediatica per aver urinato in strada a Rivarolo Canavese, questo sarebbe stato visitato al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Ivrea in seguito a uno stato di agitazione psico-motoria, senza però essere ricoverato. «Si tratta quindi di un ragazzo con difficoltà che abbiamo monitorato e segnalato, chiedendo l’intervento delle autorità competenti» spiegano dal Centro di Accoglienza Straordinaria di Rivarolo di viale Losego che lo ospita.
CENTRO DI ACCOGLIENZA - «Esprimiamo rammarico per l’accaduto all’Amministrazione comunale e ai cittadini rivarolesi. Ci teniamo altresì a evidenziare l’impegno affinché si costruiscano percorsi di integrazione e una buona relazione con tutta la popolazione. Per questo motivo sono diverse le attività di restituzione e di cura della città che i richiedenti asilo svolgono quotidianamente come volontari, anche a seguito del protocollo firmato tra Isola di Ariel, Comune e Prefettura». Tra le attività volte dai migranti ricordiamo la manutenzione e la pulizia di giardini, aree verdi e presso la società polisportiva del Comune, l’attività di steward presso l’area parcheggio durante mercati, eventi e manifestazioni; l’attività di accoglienza e sorveglianza presso il Museo dell’Auto e il Castello Malgrà, con l’associazione Amici del Castello.
- 04/11/2018 Ritrovato anziano di 74 anni disperso tra i boschi Torinesi in cerca di funghi
- 02/11/2018 Maltempo in Valle d’Aosta: cade un castagno su una Jeep, muoiono due Torinesi
- 29/10/2018 Cade un pezzo della facciata del Comando di via Arcivescovado, non ci sono feriti
- 10/09/2018 Primo giorno di scuola: la sindaca Appendino con gli alunni dell'istituto Peyron