4 maggio 2024
Aggiornato 06:30
Cronaca

Rischia di partorire in auto, mamma bloccata in tangenziale in pieno travaglio

Con suo marito al volante si è trovata imbottigliata in tangenziale Nord all’altezza di Collegno. Le contrazioni si stavano facendo più ravvicinate e così il marito, vedendo una volante più avanti, si è immesso nella corsia di emergenza e li ha raggiunti

CIRIE’ - Ha rischiato di dover far partorire la moglie in tangenziale ma quando ha visto una pattuglia della polizia stradale si è infilato nella corsia d’emergenza, l’ha raggiunta e ha spiegato ai poliziotti che la donna aveva già le contrazioni da un po’. Gli agenti non ci hanno pensato due volte e, accese le sirene, hanno scortato l’auto all’ospedale di Ciriè e neanche un’ora dopo il piccolo Alberto era già nato. Una storia di un parto incredibile di una mamma, Paola, di Coazze: venerdì pomeriggio ha chiamato il marito Davide dicendogli «ci siamo». L’uomo, al lavoro, è corso versa casa ma, vista la distanza (si trovava a Volvera) ci ha impiegato una mezzoretta. L’aver fretta non è servito a nulla nemmeno dopo perché arrivati in tangenziale Nord ci si è messo anche il traffico delle 17 a rallentare ulteriormente il cammino verso l’ospedale di Ciriè. Da Collegno la situazione è anche peggiorata con le macchine quasi ferme in tangenziale fino a corso Regina Margherita.

LE CONTRAZIONI - Col passare dei minuti le contrazioni si sono ravvicinate e per la donna il rischio di dover partorire il suo secondogenito direttamente in auto è diventato reale. Fino a quando il marito ha visto poco più avanti una volante di polizia. Si è spostato nella corsia d’emergenza e l’ha raggiunta. Spiegato velocemente il problema agli agenti la situazione si è sbloccata: la stradale ha acceso le sirene e ha scortato la coppia a Ciriè dove i medici erano già stati allertati e la sala operatoria già preparata.

LA NASCITA DI ALBERTO - Non sono passati nemmeno 50 minuti dall’arrivo in ospedale e il parto era già avvenuto. Il bambino si chiama Alberto ed è il fratellino di Silvia, la primogenita di Paola e Davide, che ha quattro anni. Prima che andassero via e tornassero al loro lavoro, il papà ha voluto sapere i nomi dei due poliziotti della stradale: Gianluca e Mattia.