Operaio disoccupato perde la testa e sgozza il cane, l'uomo finisce in carcere
In preda a un raptus di pazzia l'uomo si è scagliato contro l'animale, un meticcio di grossa taglia, e gli ha tagliato la gola, dopodiché ha continuato a colpirlo con un martello. Oggi, la condanna del giudice di Ivrea
MAZZE'- La condanna è arrivata questa mattina, giovedì 19 luglio, dal tribunale di Ivrea: Massimiliano Mondino, 47 anni, operaio agricolo di Mazzé, è stato incarcerato per aver ucciso il proprio cane. L'uomo ha spiegato in aula che, all'epoca aveva appena perso il lavoro e si è accanito sul cane per "sfogare lo stress». In preda a un raptus di pazzia l'uomo si è scagliato contro l'animale, un meticcio di grossa taglia, e gli ha tagliato la gola, dopodiché ha continuato a colpirlo con un martello.
LA CONDANNA - Un vicino di casa di Mondino allora, richiamato dai lamenti del cane, ha avvisato i carabinieri che sono intervenuti immediatamente, ma per la povera bestia massacrata non c'era più nulla da fare. La settimana successiva alla morte dell'animale, che risale al maggio del 2014, diverse associazioni animaliste manifestarono a Mazzè contro il proprietario del cane. Oggi arriva la sentenza del giudice di Ivrea che condanna l'uomo a quattro mesi di reclusione.
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