5 maggio 2024
Aggiornato 15:00
Sanità

Intervento salva vita al San Giovanni Bosco, operato tumore rarissimo 

Al San Giovanni Bosco di Torino è stato eseguito il più complesso tra gli interventi di chirurgia addominale. L’equipe di Chirurgia Generale diretta dal Dott. Renzo Leli ha operato su una paziente di 80 anni, salvandole la vita con la diagnosi di una rarissima forma tumorale del pancreas

TORINO - Il più complesso intervento di chirurgia addominale, la duodenocefalopancreasectomia, è stato recentemente eseguito con successo all’Ospedale San Giovanni Bosco dall’Equipe di Chirurgia Generale diretta dal Dott. Renzo Leli su una paziente di 80 anni, salvandole la vita con la diagnosi intraoperatoria di una rarissima forma tumorale del pancreas. «La paziente  aveva una massa di 20 cm di diametro che le invadeva l’addome superiore e che è risultata  essere una variante rara della neoplasia mucinoso-cistica del pancreas di cui sono stati descritti pochissimi casi nella Letteratura Internazionale» ha spiegato il Direttore della Chirurgia Generale del San Giovanni Bosco, Renzo Leli, «è stata trattata con successo, affrontando le molteplici difficoltà della chirurgia complessa, dell’età molto avanzata, della durata dell’intervento e della concomitante diagnosi di patologia rara».

Un intervento eccezionale
Doppia la particolarità in questo intervento, eseguito dai chirurghi Tiziana Viora e Lorenzo Maganuco con il Direttore Leli:  non soltanto è stato effettuato con successo l’intervento in assoluto più difficile di tutta la chirurgia addominale su una persona di ben 80 anni, reso ancora più difficile dalle grosse dimensioni della lesione e durato per questo motivo 9 ore, ma si è giunti anche a una definizione anatomo-patologica  inusuale. «Mi congratulo con gli Operatori per questo successo che dimostra come l’Ospedale San Giovanni Bosco, nato come Ospedale deputato a trattare in prevalenza l’Urgenza, sia cresciuto e diventato sia Ospedale Hub sia Centro di Riferimento per numerose patologie oncologiche», commenta il Direttore Generale della ASL Città di Torino, Valerio Fabio Alberti, «la chirurgia pancreatica assurta a riferimento in Italia rispecchia in pieno questo percorso di crescita, grazie alle professionalità di eccellenza che operano al San Giovanni Bosco». Il volume attuale degli interventi di chirurgia pancreatica eseguiti al San Giovanni Bosco è infatti di circa 60 casi annui, addirittura il triplo del range minimo dei 20 casi annui richiesto per essere identificati come centri di elezione, portando l’ospedale torinese a essere inserito tra i centri ad alto volume, con l’importante riconoscimento da parte della SIC Academy che ha identificato la Struttura quale centro di riferimento nazionale per la cura della patologia pancreatica.

Incontro formativo sul tumore al Pancreas
L’eccezionale intervento viene illustrato oggi all’Ospedale San Giovanni Bosco, nell’ambito della II edizione dell’incontro formativo multidisciplinare sul tumore del pancreas, patrocinato dall’Acoi, che quest’anno si focalizza proprio sulle neoplasie mucinoso-cistiche del pancreas, che da sempre costituiscono un argomento di confronto di grande attualità, a causa dell’estrema complessità diagnostica e dell’aumento dell’incidenza di questa patologia nella popolazione. Si confrontano chirurghi, radiologi, oncologi, gastroenterologi e anatomo-patologi da tutto il Piemonte, a sottolineare come la multidisciplinarietà sia fondamentale nell’approccio al percorso diagnostico-terapeutico di questi pazienti.  «Queste giornate non hanno solo un obiettivo formativo, ma sono volte a creare una rete di collaborazione tra figure diverse, anche interaziendali, per centralizzare il paziente con neoplasia del pancreas presso i centri Hub di riferimento come indicato dalla Rete Oncologica» conclude il Dott. Renzo Leli.