1 maggio 2024
Aggiornato 14:00
Carcere

Botte, agenti aggrediti e strutture fatiscenti: situazione allarmante al carcere di Torino

Un detenuto, in carcere per omicidio, ha aggredito un agente della polizia penitenziaria. Chiamparino in visita alla Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno" dove la situazione rischia di esplodere da un momento all'altro

TORINO - Un’aggressione violenta e senza motivo, ma capace di mandare un agente della polizia penitenziaria in ospedale: è successo l’altro ieri, intorno alle 11:30 circa, al Casa Circondariale «Lorusso e Cutugno delle Vallette dove un detenuto italiano classe 1977, in carcere per omicidio, ha aggredito un Sovrintendente della polizia penitenziaria. L’agente, a causa del trauma distorsivo riportato alla mano destra, è stato accompagnato all’ospedale Maurizio dove gli è stata diagnosticata una prognosi di 20 giorni.

Il segretario dell'O.S.A.P.P. attacca: "Troppo permissivismo"
Non è il primo episodio di violenza avvenuto nel carcere torinese. Leo Beneduci, segretario generale dell’O.S.A.P.P. ha infatti spiegato come lo stesso detenuto si fosse reso protagonista di episodi simili in passato. L’obiettivo? Con ogni probabilità quello di ottenere il trasferimento in un’altra struttura. «A farne le spese sono i poliziotti penitenziari, domani gli inermi cittadini» afferma Beneduci. Secondo il segretario infatti, le aggressioni dimostrano quanto sia fallimentare la politica del permissivismo nei confronti dei detenuti violenti. 

Chiamparino visita un carcere che cade a pezzi
E’ la condizione generale in cui versa il carcere torinese a preoccupare maggiormente: dalle condizioni indegne delle mense alla fatiscente dei locali, la Casa Circondariale «Lorusso e Cutugno è ormai una struttura precaria e con tanti problemi. Il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino ha visitato la struttura e ha potuto constatare le condizioni ormai pessime. Gli interventi strutturali insomma, sono necessari: la situazione è sempre più tesa e a farne le spese sono spesso gli agenti.