29 marzo 2024
Aggiornato 16:00
Mauriziano

Rivoluzione al Mauriziano: nei referti la quantità di radiazioni somministrate negli esami

I pazienti saranno immediatamente informati riguardo l’esposizione a radiazioni mediche, più che raddoppiate nel corso degli ultimi anni a causa di una medicina sempre più potente per essere efficace

TORINO - Chiamatela «rivoluzione»: per la prima volta, all’ospedale Maurizio di Torino, i pazienti che effettueranno esami radiologici, tac, ecc verranno informati riguardo la quantità di radiazioni a cui sono stati esposti. Le informazioni verranno allegate ai referti e permetteranno ai pazienti di avere sotto controllo questo parametro sempre più in crescita negli ultimi anni.

In aumento le esposizioni a radiazioni mediche
Negli ultimi 20/30 anni infatti, le radiazioni mediche cui ognuno di noi è esposto sono più che raddoppiate. La «colpa», se così vogliamo chiamarla, è di una medicina sempre più potente e difensiva, capace di usare strumenti diagnostici particolarmente impattanti come la Tac. Un esempio concreto: nel 1980, le radiazioni a cui era sottoposto un soggetto erano dell’80% di tipo naturale, mentre solo il 15% erano mediche. Oggi le proporzioni si sono quasi ribaltate, con le radiazioni utilizzate in ambito clinico che hanno raggiunto il 50% del totale. L’uso della Tac è sempre più frequente rispetto alla radiografia, ma una Tac equivale a 250 lastre. Insomma, un quadro da monitorare con cura.

Nuove regole entro il 2018
Le nuove regole (maggior trasparenza e più protezione) parlano chiaro: entro il 2018, tutti i centri che svolgono un’attività radiologica dovranno registrare gli esami eseguiti e le dosi erogate. Al Maurizio, grazie al Dipartimento Diagnostica e Servizi, i pazienti saranno informati in maniera automatica. Ma c’è di più: non solo il paziente potrà conoscere i dati relativi alle esposizioni, ma potrà anche dialogare via mail con la Fisica Sanitaria. Insomma, più attenzione agli esami radiologici e in particolare alle eccessive prescrizioni di quest’ultimi: da oggi, al Maurizio, ogni paziente sarà in grado di sapere quante radiazioni ha assorbito nel corso di ogni singolo esame. Un buon modo per aumentare la sensibilizzazione ed evitare di lesionare le cellule.