19 maggio 2024
Aggiornato 05:00
Cronaca

Torino in bici: l'assessore ai trasporti parla alle associazioni ciclistiche: «Ci tengo molto»

Il progetto BiciPlan, relativo alla viabilità sostenibile in bicicletta, prosegue: la priorità è istituire la Consulta dopodichè si parlerà dei fondi derivati dal bilancio

TORINO - Approvato il 18 ottobre del 2013, il BiciPlan (Piano della mobilità ciclabile) è ora alla resa dei conti, in senso letterale. Nonostante non sia ancora nota l'entità dei fondi stanziati per il progetto bikefriendly, l'assessore ai trasporti Maria Lapietra si sta concentrando sul dialogo con le associazioni ciclistiche. Il punto all'ordine del giorno appare infatti istituire la Consulta che permetterà il dialogo tra associazioni e amministrazione a tutto tondo: partendo dalla progettazione e arrivando fino alla parte più strettamente economica dell'iniziativa.

Chi finanzia il BiciPlan?
Alla vigilia dell'uscita del bilancio comunale la situazione sui fondi del BiciPlan pare più incerta che mai: quali fondi saranno messi a disposizione per finanziare il progetto? Non si è ancora in grado di stabilire l'entità degli stanziamenti derivati dal bilancio; variabile appare anche la percentuale di risorse derivate dalle infrazioni stradali. L'assessore all'Ambiente, Stefania Giannuzzi, interviene a tal proposito e parla della possibilità di richiedere finanziamenti europei. Dal momento che le tematiche definite "green" sono uno dei punti di forza dell'Europa di oggi, e dall'attuale amministrazione comunale, la via dei bandi internazionali appare facilmente percorribile.

La Consulta del BiciPlan
L'assessore ai trasporti Maria Lapietra afferma, durante la riunione di Commissione relativa al BiciPlan, che la sua priorità al momento è la creazione della Consulta. «Io ci tengo molto» ha affermato Lapietra rivolgendosi alle associazioni che da mesi aspettano la creazione dell'organo di dialogo promesso. La Consulta svolge infatti un ruolo da protagonista nel progetto BiciPlan: permetterà di discutere le priorità sulla sicurezza degli utenti più deboli della strada e di rivedere il piano strategico del progetto, rimasto invariato dal 2012. A tal proposito le associazioni ciclistiche affermano provocatoriamente che, pur apprezzando l'istituzione della Consulta, si potrebbe iniziare a discutere le priorità immediatamente, se ci fosse una reale volontà politica di dialogo...