29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Trasporti

Tassisti in rivolta contro Uber, Appendino li incontra in Comune: «Siamo con voi»

Circa 200 gli autisti che hanno protestato davanti a Palazzo Civico: oggi il Governo dovrebbe dare il via libera all’emendamento «pro-Uber»

+++ AGGIORNAMENTO +++ Il decreto Milleproroghe ha ottenuto il via libera da parte del Senato

TORINO - Non se ne parlava da tempo, ma la querelle tra i tassisti di tutta Italia (e anche torinesi) e Uber sembra destinata a riaprirsi inesorabilmente. Ieri sera circa 200 autisti hanno dato vita a un sit-in di protesta davanti a Palazzo Civico. Il motivo? La probabile approvazione di oggi del decreto Milleproroghe che, secondo i tassisti, spianerebbe la strada a Uber, azienda che fornisce il trasporto automobilistico privato.

Appendino: "Autisti, siamo con voi"
Gli autisti, radunatisi davanti al Comune, sono riusciti a incontrare Chiara Appendino. La sindaca ha espresso la vicinanza della città alla delegazione ricevuta a Palazzo di Città: «Siamo con voi», la promessa della prima cittadina. Un sostegno che non stupisce, visto che l’amministrazione Pentastellata vuole fare del trasporto pubblico il proprio fiore all’occhiello. Se oggi Palazzo Madama dovesse approvare il decreto Milleproroghe (molto probabile), la protesta dei tassisti potrebbe inasprirsi ulteriormente: l’emendamento infatti sospende l’articolo della legge quadro che differenzia il servizio di noleggio da quelli dei taxi. Ore decisive, dunque. La querelle taxi-Uber rischia di tornare prepotentemente alla ribalta.