19 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Restaurate anche le altre quattro statue

Nuovo «look» per la Sfinge che accoglie i turisti in città all'uscita dell'autostrada

«Gemella» della statua della XX dinastia conservata al Museo Egizio di Torino, la riproduzione che «domina» la rotonda dell'autostrada per Milano fin dalle Olimpiadi invernali è stata rimessa a nuovo per la prima volta dal 2006

TORINO - Restaurata e riportata alla bellezza di qualche anno fa. Per molti quella all’imbocco dell’autostrada Torino-Milano, tra corso Giulio Cesare e corso Vercelli, è la rotonda «della Sfinge» perché, dalle Olimpiadi invernali del 2006 e per mano di Giugiaro Design, i turisti che arrivano in città sono accolti dalla riproduzione fedele riproduzione della statua della XX dinastia conservata al Museo Egizio. Con gli anni però la Sfinge stava iniziando a rovinarsi e così la Fondazione Crt l’ha rimessa a nuovo grazie all’intervento della società torinese «Fabricarestauri», specializzata nel recupero e nella conservazione di sculture, monumenti, dipinti. Oltre alle polveri, sono state rimosse muffe, alghe e piante infestanti che avevano intaccato la scultura in molti punti, a partire dalle «zampe». Le lacune della «pelle» sono state riparate e stuccate con l’inserimento di fibra di vetroresina, lo smalto danneggiato è stato ripristinato, per terminare poi con la verniciatura color sabbia e la stesura del protettivo finale. Anche il basamento è stato rinnovato, con la sostituzione di tutti i pannelli laterali e l’indicazione dei nuovi orari del Museo Egizio, aperto 7 giorni su 7.

Rifatto il «look» la dea Sekhmet e il faraone Ramesse II
A Torino non c’è solo la riproduzione della Sfinge (alta 9 metri e con una base di 9x3). A Porta Susa, in via Accademia delle Scienze e davanti al Museo Egizio ci sono anche tre copie della Sekhmet e in via Lagrande del faraone Remesse II. Dopo il recente restauro del rivestimento in vetroresina e la riverniciatura completa delle sculture, è stato realizzato il restyling grafico che, oltre all’aggiornamento degli orari di apertura del Museo e dei loghi, vede l’inserimento del QR code per ricevere sul cellulare ulteriori approfondimenti.