Show di Beppe Grillo patrocinato dalla Città, scoppia la polemica: «Ma noi non abbiamo autorizzato»
Ci si troverebbe dunque di fronte a un patrocinio illegale, o abusivo che dir si voglia. «Faremo le verifiche del caso» dice l'assessore Giuliana Tedesco, «e, nel caso, assumeremo provvedimenti»
TORINO - Forse in pochi se ne erano accorti, ma nei cartelloni che pubblicizzavano lo show di Beppe Grillo in giro per la città era presente il simbolo della Città di Torino indicante il patrocinio. Quest’ultimo, per chi non lo sapesse, è un riconoscimento con il quale si accorda il proprio supporto a un'iniziativa culturale, scientifica o sportiva che, solitamente comunque, non comporta alcun contributo economico. In questo caso però, parole dell’assessore Giuliana Tedesco, il patrocinio non è stato concesso e quindi nemmeno lo sconto sulle affissioni dei cartelloni in giro per la città. E ovviamente non poteva che nascerne una polemica.
Patrocinio non concesso, ma presente
«Non c’è stato patrocinio diretto della Città», le parole dell’assessore Tedesco sono insindacabili e chiarissime. «Noi il patrocinio lo abbiamo concesso alla rassegna musicale Colonia Sonora su richiesta dell’associazione Radar che ci aveva presentato l’elenco di una serie di spettacoli. Successivamente Radar stessa ci ha chiesto un’esenzione per affiggere 400 manifesti per alcuni concerti, ma nulla faceva intendere lo show di Beppe Grillo». Ci si troverebbe dunque di fronte a un patrocinio illegale, o abusivo che dir si voglia. «Faremo le verifiche del caso», conclude l’assessore, «e, nel caso, vedremo quali provvedimenti assumere». Provvedimenti chiesti sia dalla maggioranza che dall’opposizione e anche dal Movimento 5 Stelle stesso rappresentato dal capogruppo Vittorio Bertola: «Se qualcuno ha abusato è giusto che venga individuato e perseguito, ma come tutti sanno non è l’artista o il suo entourage che si occupano dei manifesti. Ho appreso ora che dietro c’era Radar, associazione che lavora poco con il Movimento 5 Stelle. Mi chiedo e chiedo di verificare se queste cose siano successe anche in passato».
«Avranno confuso Bono con quello degli U2»
C’è chi stempera l’acceso dibattito scatenatosi in Sala Rossa durante il Consiglio comunale: «Forse avranno confuso il consigliere regionale Davide Bono, presente allo spettacolo, con Bono degli U2 ed è stato messo il patrocinio», dice Michele Paolino del Pd dopo l’intervento di Maurizio Marrone, il consigliere che ha fatto notare il simbolo Città di Torino sui cartelloni che, ha detto, credeva essere una svista da parte dell’amministrazione: «Scoprire che non è stata concessa dalla Giunta ma è una sorta di patrocinio abusivo è grave. Se questo ha portato a un risparmio sulle affissioni bisognerebbe attivare le procedure presso le autorità competenti».