26 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Morta Serena Saracino

Tragedia bus in Spagna, il padre di Serena distrutto: «Non voglio vivere senza mia figlia»

Alessandro Saracino, padre di una delle sette vittime dell’incidente a Tarragona, è straziato dopo aver appreso della morte della figlia: «L’ho mandata qui tranquillo e me la riporto a casa morta»

TARRAGONA - E’ un dolore senza fine quello che esce dalle parole di Alessandro Saracino, il papà di Serena, una delle sette vittime italiane del tragico incidente di Tarragona, in Spagna. Quando ha saputo di quel che era accaduto alla figlia si è messo subito in viaggio con la moglie verso la Catalogna dove gli era stato detto che Serena era gravissima in ospedale: una verità più amara però lo ha atteso. «Mia figlia l’ho vista nelle fotografie e l’ho riconosciuta» ha detto Alessandro Saracino con il cuore in gola confermando il decesso della giovane. «So soltanto che l’ho mandata tranquillo in questo paese amico e me la riporto a casa morta».

«Io e mia moglie ora siamo soli, ci ammazziamo»
Lo strazio infinito di un uomo, un medico stimato a Settimo Torinese, passa da parole forti. «Adesso io e mia moglie siamo rimasti da soli, andiamo a casa e ci ammazziamo, non vogliamo vivere senza nostra figlia». Serena aveva lasciato i genitori circa un mese fa quando era partita per Barcellona per studiare. «Un bel paese come questo avrebbe dovuto trasportare i ragazzi in piena sicurezza e non così» continua Alessandro Saracino «Questa non è sicurezza, guidare alle 4 di notte con la pioggia, con 63 persone a bordo. Bisogna avere più attenzione per quello che avverrà in seguito, per i ragazzi che verranno qui a fare l’Erasmus, che non capiti mai più una tragedia del genere».

Serena, studentessa di Farmacia quasi 23enne
Mancavano pochi giorni al suo compleanno. Serena avrebbe compiuto 23 anni il 28 marzo e prima di prendere la laurea in Farmacia aveva deciso di provare l’Erasmus in Spagna, un’esperienza che stava vivendo con l’amica torinese Annalisa Riba, anch’essa su quel pullman maledetto, ferita ma non in pericolo di vita. Era un «angelo dai capelli lunghi», una ragazza studiosa che voleva giungere al traguardo della laurea per cui aveva fatto molti sacrifici. Il suo ultimo viaggio è stato quello verso Valencia dove aveva assistito al celebre festival di fuochi d’artificio di Las Fallas. La tragedia si è consumata durante il ritorno.

L’autista del bus indagato per omicidio plurimo
Il padre di Serena sottolinea più e più volte il fatto che una tragedia del genere non debba più ricapitare. Non ce l’ha con l’autista del pullman, di cui dice «poveretto pare che si sia addormentato» e che pare, dalle notizie che giungono dalla Spagna, sia indagato per omicidio colposo plurimo. Ce l’ha più con le condizioni con cui i ragazzi sono stati trasportati. «Voi che siete un popolo amico, vi ringrazio, ma non deve capitare mai più una cosa del genere e io sono qua a parlare proprio per questo. Questi trasporti vanno fatti nella massima sicurezza».