27 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Dakar

Ktm e la Dakar, un dominio lungo 17 anni

Nella categoria moto, tutti contro lo squadrone austriaco: in prima fila tra gli sfidanti Honda e Yamaha, che schiera anche il migliore degli italiani, Botturi

LIMA – Tutto è pronto per il rally raid più famoso al mondo. Per il 6 gennaio è infatti in programma la prima tappa dell'attesa 40esima edizione della Dakar che vedrà la partecipazione di oltre cinquecento piloti impegnati su un percorso totale di quasi novemila chilometri attraverso Perù, Bolivia e Argentina. Nella categoria moto, la squadra da battere non può che essere la Ktm, che vince ininterrottamente dal 2001: la casa austriaca si presenta al via con un mezzo nuovo di zecca e un gruppo di piloti fortissimi che comprende gli ultimi due vincitori, Sam Sunderland e Toby Price (frenato da qualche infortunio), Antoine Meo e Matthias Walkner, sul podio un anno fa.

C'è anche un italiano
Gli avversari saranno dunque tutti contro la Ktm, in primis la Honda che punta su un mix di esperienza, con Paulo Goncalves e Joan Barreda, e di gioventù, grazie a Kevin Benavides e Ricky Brabec. E poi c'è il team ufficiale Yamaha, che per l'edizione 2018 schiererà i francesi Adrien Van Beveren e Xavier de Soultrait, l'australiano Rodney Faggotter e la new entry argentina Franco Caimi, è pronto ad affrontare quella che lascia presagire di essere la Dakar più dura degli ultimi anni. Con i colori della squadra dei Diapason, però, si schiera anche il migliore degli italiani: l'esperto Alessandro Botturi, alla sua sesta partecipazione consecutiva. Una storia significativa che ha avuto inizio nel 2012 con un brillante ottavo posto assoluto e la conquista del titolo di miglior debuttante. Nelle quattro edizioni successive, seppur sfortunato a causa di alcuni infortuni e problemi tecnici, il pilota bresciano ha sempre dato sfoggio di tutto il proprio talento caratterizzato da grande forza fisica e ottima capacità di navigazione.