29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Calcio | Milan

Stroppa-Brocchi: l’intreccio e il doppio volto del vecchio Milan

I due ex calciatori rossoneri, oggi allenatori, vivono un’annata opposta con successi e disastri per le loro rispettive squadre in una sceneggiatura completamente milanista.

Giovanni Stroppa è stato calciatore del Milan e tecnico della squadra Primavera, oggi allena il Foggia
Giovanni Stroppa è stato calciatore del Milan e tecnico della squadra Primavera, oggi allena il Foggia Foto: ANSA

FOGGIA - E’ l’eroe di Foggia che sta riportando i satanelli in serie B dopo 19 anni. Giovanni Stroppa è il nuovo profeta della città pugliese, forse non alla pari di Zdenek Zeman, certamente alla pari di Roberto De Zerbi, condottiero dei rossoneri lo scorso anno con la finale playoff per la B persa contro il Pisa di Gattuso. Un intreccio tutto milanista: Stroppa-De Zerbi-Gattuso, con l’ex fantasista che nel Foggia ha giocato anche (stagione 1993-94) e che, un po’ sacchiano e un po’ capelliano, sta per ottenere la promozione con la sua squadra che ha 4 punti di vantaggio sul Lecce, battuto 3-0 domenica nel derby pugliese dello stadio Zaccheria. Un ex milanista in trionfo, dunque, che va a contrapporsi ad un altro che al contrario è in caduta verticale: Cristian Brocchi. Chiamato lo scorso anno ad aprile da Berlusconi e promosso da tecnico della Primavera ad allenatore della prima squadra, l’ex mediano è stato poi licenziato in favore di Vincenzo Montella e, dopo aver detto no al Crotone, ha preferito ripartire dal Brescia, giovane formazione di serie B con l’obiettivo di una tranquilla salvezza.

Scenari e provocazioni
Guidata dal vecchio ed immarcescibile centravanti Andrea Caracciolo (cuore milanista pure lui), la formazione lombarda aveva iniziato discretamente il campionato, salvo poi crollare nella seconda parte di stagione a causa dell’inesperienza e della cessione eccellente del fantasista Leonardo Morosini (passato al Genoa e corteggiato anche dal Milan in una trama sempre più rossonera), fulcro e talento dei bresciani. Il Brescia è così precipitato fino in zona retrocessione ed a pagarne le conseguenze è stato proprio Brocchi, esonerato a beneficio della vecchia volpe Luigi Cagni, e contestato dalla curva già da qualche settimana. Un anno solare da dimenticare per il tecnico lombardo che pure ha fatto esperienza nel mondo dei grandi, assaggiando la scomodità della panchina e facendo a cazzotti col concetto del risultato ad ogni costo. Un’intricata ed intrecciata vicenda di allenatori, squadre, successi e sconfitte, tutta in salsa rossonera e in un amarcord che sembra una rimpatriata a Milanello. Con Brocchi, Berlusconi si è già tolto lo sfizio lo scorso anno, che ora cominci l’innamoramento verso Stroppa, aitante, vincente e padrone del giuoco e del campo col suo strabiliante Foggia? Visti i precedenti, nulla si può escludere a priori.