19 aprile 2024
Aggiornato 22:30
Basket

Il ritorno di Dan Peterson: che sofferenza

Milano batte Caserta nell'anticipo della tredicesima giornata: «Grazie a Bucchi, abbiamo usato i suoi schemi»

MILANO - Tutto come 24 anni fa. Più o meno. Il ritorno di Dan Peterson ieri sera sulla panchina dell'Olimpia Milano è stato un trionfo: battuta 98-84 la Pepsi Caserta nell'anticipo della tredicesima giornata del campionato di Serie A di basket, lo stesso avversario che aveva segnato l'ultima volta del settantacinquenne coach in panchina, nella finale scudetto chiusa 3-0. Accolto dagli applausi degli oltre cinquemila spettatori del Forum, Peterson, che ha ereditato la panchina da Piero Bucchi, esonerato dopo l'eliminazione in Eurolega, non si è fatto sorprendere dall'emozione e si è subito calato nella parte.

Costantemente in piedi a bordo campo, come sempre, Peterson si è goduto a fine partita anche il coro in suo nome intonato dai tifosi. «Ringrazio il pubblico e tutto lo staff, oltre a Bucchi: abbiamo usato i suoi schemi», ha poi detto il coach a fine partita. «Ero preoccupato, ma la squadra ha risposto bene, sospinta dal grande pubblico. Ora dobbiamo però lavorare tanto e ritrovare tutti i nostri giocatori e averli presto al 100 percento. «Dopo tanti anni senza allenare pensavo di trovarmi un po' disorientato, invece è andato tutto normalmente, come sempre. Anche se la partita sembrava non finire mai. Soprattutto gli ultimi due minuti non passavano: ero molto provato, psicologicamente. Da commentatore, non seguivo il gioco per tutto il tempo. In panchina invece si soffre fino all'ultimo, anche se sei in vantaggio».

Secondo posto - La vittoria ha permesso a Milano di isolarsi momentaneamente al secondo posto in classifica, a -2 dalla Montepaschi Siena (oggi attesa in casa dell'Air Avellino) e a +2 sulla Bennet Cantù (ospite della Scavolini Pesaro).