19 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Ciclismo

Bufera su Petacchi: non ho firmato alcun avviso di garanzia

La maglia verde al Tour de France indagato a Padova: «Parlerò col pm il 28»

PARIGI - Raggiunto al Tour de France dalla notizia dell'avviso di garanzia ricevuto nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Padova e che lo vede sospettato di uso di Pfc (un ossigenatore del sangue) e albumina umana, Alessandro Petacchi cade dalle nuvole e può solo amaramente ammettere che «non si può mai stare tranquilli».

Il velocista spezzino della Lampre, che al Tour indossa la maglia verde di leader della classifica a punti grazie a due successi di tappa, era stato oggetto di una perquisizione subita in casa lo scorso aprile. «Se avevano trovato qualcosa, sicuramente non ero qui», ha detto Petacchi alla Rai. «Io non ho firmato nessun avviso di garanzia (sarebbe arrivato il 12 luglio), a me non hanno detto niente, forse per lasciarmi tranquillo. E' arrivata questa convocazione della Procura, andrà il 28, quando tornerò dalla Francia. Voglio parlare con il p.m. per capire cosa c'é contro di me, qual'è il problema».

Il rischio più immediato è però l'esclusione dal Tour. «Mi dispiacerebbe moltissimo, per la fatica che ho fatto, per la maglia e per la squadra», ha replicato Petacchi. «Io sono qui per fare il mio lavoro, la squadra non c'entra niente». Nel 2008 Petacchi era stato squalificato per un anno per la positività al salbutamolo in una tappa del Giro d'Italia della stagione precedente.