10 luglio 2025
Aggiornato 00:30
«Pensare in grande senza presunzione»

Italia del basket, ecco Pianigiani

Il nuovo ct: «Occorrono staff d'eccellenza e unità d'intenti»

ROMA - L'Italia del basket deve «pensare in grande, cominciando però dalle piccole cose», evitando di cadere nella «presunzione» o nella «depressione», perché il neo ct della nazionale Simone Pianigiani è convinto di avere a disposizione una squadra «non di fenomeni, ma nemmeno di brocchi». Pianigiani, che resta anche coach dei campioni d'Italia della Montepaschi Siena per un incarico da ct part time, è stato presentato oggi a Roma nella sede della federazione italiana ed il primo obiettivo sarà centrare il prossimo agosto la qualificazione agli Europei del 2011. «Dobbiamo cominciare a lavorare subito, non c'é molto tempo», ha detto Pianigiani. «Dovremo avere uno staff di eccellenza, fondamentale è l'unità d'intenti nell'ambiente, a cominciare dall'associazione allenatori. Ho apprezzato le loro parole di disponibilità, tutti i tecnici fanno parte del patrimonio di questa federazione».

Il presidente Dino Meneghin si è trovato poi ad affrontare il tema legato alle dichiarazioni del Coni Stefano Petrucci, che per la nazionale di basket, pur riconoscendo le qualità di Pianigiani, avrebbe preferito un allenatore a tempo pieno. «Con uno come Simone al mio fianco mi sento più tranquillo, abbiamo bisogno di risultati e lui conosce il nostro basket dalla A alla Z e ha quella voglia di fare che a noi serve», ha detto Meneghin. «Mi dispiace del contrasto con Petrucci, lo considero un fratello, ma ogni tanto uno può cambiare idea. Spero che i rapporti con lui si possano rasserenare. Cercherò di ripagarlo con i risultati».

Pianigiani ha firmato con la Fip un contratto biennale con opzione per altri due anni. «Qui c'é una scuola tecnica di altissimo livello e questo voglio torni ad essere riconosciuto all'Italia», ha detto il ct. «Voglio avere tutto sotto controllo, dalle statistiche, alle partite che giocano i nostri ragazzi in NBA. Petrucci? Mi ha dato tutto il suo supporto ed espresso la sua fiducia, mi ha seguito e mi conosce, tra lui e Meneghin c'é stima e questa è una bella base».

A proposito di «americani», di Andrea Bargnani e Marco Belinelli dei Toronto Raptors e di Danilo Gallinari dei New York Knicks, Panigiani ha anticipato che il presidente Meneghin volerà subito a gennaio negli Usa per parlare con tutti e tre e che lui li sentirà il prima possibile per telefono, per instaurare i primi contatti con i giocatori e con chi si occupa di loro. «Per concordare una preparazione fisica che permetta loro a stagione finita in NBA di presentarsi al raduno della nazionale nelle condizioni migliori possibili che possano permettergli di rendere al meglio», ha detto il ct azzurro.