Meneghin: Non si può impedire di giocare in Nazionale a chi lo merita
«Non gli stanno bene le regole? Che non giochino»
ROMA - "Sono assolutamente indignato" Dino Meneghin presidente della Fip non ci sta alla decisione delle società di serie A di non permettere ai propri giocatori di rispondere alle convocazioni delle Nazionali giovanili come forma di ritorsione per le decisioni del Consiglio federale del 16 maggio scorso sul numero dei giocatori stranieri ed italiani da impiegare dalla stagione 2010-11.
"La maglia azzurra la si ama indossandola, non evitandola. Ho cominciato a giocare in Nazionale a 16 anni e non posso accettare che si possa impedire ad un ragazzo, che lo merita, di giocare in Nazionale. Per quanto riguarda i giocatori da impiegare devo dire che in questi anni, alla fine, le società della Lega di Serie A hanno sempre giocato come volevano. Abbiamo lavorato con il presidente della Lega Valentino Renzi per otto mesi e adesso ci ricattano con i ragazzi. Non lo accetto. Se rinunciare ad un solo giocatore italiano in più, fra due stagioni, è un così grande problema, che non giochino. Andremo avanti comunque. Non posso accettare di continuare a stare sotto continuo ricatto. Di certo non siederò più a nessun tavolo di trattativa finché continueranno in questo atteggiamento".