23 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Sport | Equitazione

Piazza di Siena: USA esultano, italiani lontani

Lupinetti: «Non illudiamoci il livello dell'Italia è questo»

ROMA - Oggi a Piazza di Siena sarà messo in palio il secondo dei super premi Snai: 100mila euro per il vincitore della categoria Potenza, se supererà un ostacolo di almeno 2,25 metri. Intanto la squadra americana festeggia la Coppa delle Nazioni della settantasettesima edizione del concorso ippico di Piazza di Siena, anche se non ha vinto il superpremio da 50mila euro collegato alla prova, per cui serviva completare la gara con sei percorsi netti.

Ma è un dettaglio per la squadra americana che porta a casa un successo che in Coppa a Roma mancava dal 1997.

La conferenza stampa della squadra a degli Stati Uniti è stata ieri sera ovviamente improntata all'allegria. Ha aperto Richard Spooner, l'unico cavaliere della squadra in mezzo a tre amazzoni: «Penso che vincere a Roma sia molto speciale per noi americano viste le splendide relazioni che corrono tra i nostri due paesi e tra i nostri due popoli. Voi rappresentate la storia che ci aiuta a proiettarci nel futuro. Qui a Roma è tutto bellissimo.

LUPINETTI - Il tempo di applaudire gli americani ed Uberto Lupinetti, chef' d'equipè della squadra italiana, si siede davanti ai giornalisti in sala stampa. «Non raccontiamoci storie. Noi valiamo quello che abbiamo ottenuto in campo. Se avessimo fatto un po' meglio avremmo potuto arrivare sesti ma resta il fatto che siamo molto lontani dai primi e per vincere ci vorranno anni. Dico di più, se fossimo arrivati sul podio o ai piedi dello stesso sarebbe stato un colpo di fortuna quindi dobbiamo solo lavorare, senza guardare troppo al passato anzi, cercando di andare avanti. A breve non credo ci cambierà molto. Il nostro indirizzo in questa stagione è quello di far fare esperienza ai nostri cavalieri, anche a quelli che magari sono ad oggi non hanno avuto troppe chance di farsi vedere. Ma allo stesso tempo non vogliamo bruciare nessuno e non vogliamo mandare nessuno allo sbaraglio. Oggi sono dispiaciuto per l'ottavo posto, a Roma, davanti al nostro pubblico, sono dispiaciuto per il morale dei ragazzi, ma il dispiacere non vuol dire che ci arrendiamo, tutt'altro.