3 maggio 2024
Aggiornato 23:30

Ancelotti: Il Milan sta bene ma deve giocare meglio

Domani c'è il Torino: «Troveremo una squadra chiusa»

MILANO - Il Milan «sta bene dal punto di vista fisico» ma «deve giocare meglio». Così il tecnico rossonero Carlo Ancelotti alla vigilia della gara interna contro il Torino. «E' un momento importante della stagione, ogni partita ha la sua importanza. Questo discorso vale anche per la gara di domani contro il Torino, che ha cambiato allenatore e modo di giocare. Troveremo una squadra chiusa, penso. Il Milan - ha detto Ancelotti in conferenza stampa - sta attraversando un buon momento dal punto di vista fisico, ma non siamo soddisfatti dal punto di vista del gioco che sviluppiamo. Stiamo cercando di trovare soluzioni per cercare di giocare meglio».

I rossoneri, almeno dal punto dei vista dei numeri, sono in un buon momento, con il secondo posto distante solo due punti e una difesa che ha preso un solo gol nelle ultime cinque gare. «I dati non sempre esprimono la realtà delle cose - ha spiegato Ancelotti - forse nel nostro caso solo dal punto di vista della difesa, che nonostante le grandissime difficoltà è riuscita a mantenere l'affidabilità. Non è un caso che nelle ultime partite abbiamo preso solo un gol, tra l'altro su risultato acquisito a Siena». Il tecnico rossonero ha ribadito la volontà di vedere giocare meglio la squadra: «Quello che non mi ha convinto è stato il gioco, che abbiamo sviluppato a volte con troppa lentezza e altre volte con più veemenza ma meno lucidità».

Parlando dei singoli, Ancelotti ha sottolineato la ricerca del miglior Kakà «che nelle ultime partite non si è espresso al meglio dopo l'infortunio» e l'importanza di un uomo come Clarence Seedorf, «non solo dal punto di vista tecnico ma anche da quello della personalità». Il difficile rapporto tra il pubblico del Meazza e l'olandese non è un problema per Ancelotti: «Non sono affatto condizionato da quello che è successo nelle partite precedenti a San Siro. Anzi, questo mi indurrebbe a farlo giocare». Sulla formazione, i dubbi dell'allenatore sono legati a Maldini, che «non è sicuro di essere disponibile» e, in attacco, «legati a uno tra Inzaghi e Ronaldinho».