17 maggio 2024
Aggiornato 05:30
Ricercatori inglesi e americano hanno scoperto che i livelli d'esercizio variano tra i generi a tutte le età

I ragazzi e gli ultrasettantenni sono più vigorosamente attivi delle loro coetanee

Sui terreni di gioco, i ragazzi risultano infatti più fisicamente attivi delle ragazze, mentre nella fascia d'età oltre i settanta gli uomini fanno più esercizio delle donne

Ricercatori inglesi e americano hanno scoperto che i livelli d'esercizio variano tra i generi a tutte le età. Sui terreni di gioco, i ragazzi risultano infatti più fisicamente attivi delle ragazze, mentre nella fascia d'età oltre i settanta gli uomini fanno più esercizio delle donne.
Questi risultati sono il frutto di due progetti compiuti nel Regno Unito: A-Class («Active City of Liverpool, Active Schools and SportsLinx«) e OPAL («Older People and Active Living«), che sono stati presentati il 6 gennaio alla conferenza della UK Society for Behavioural Medicine a Exeter, nel Regno Unito.

Il progetto A-CLASS, coordinato dalla Liverpool John Moores University, ha valutato i livelli d'attività dei giovani di Liverpool osservando le attività di undicenni e dodicenni sui terreni di gioco scolastici. Si è scoperto che, a causa delle diverse forme di socializzazione di ragazzi e ragazze, i primi giocano vigorosamente un 6% in più delle seconde.

Il dott. Nicky Ridgers della Liverpool John Moores University dichiara: �Il nostro studio mostra che ragazze e ragazzi giocano in modo differente. Le ragazze tendono a passare il tempo in gruppi più piccoli e ad impegnarsi in giochi verbali, conversazione e socializzazione. La maggior parte dei ragazzi gioca in gruppi più numerosi, impegnati in giochi che richiedono una maggiore attività fisica, come il calcio per esempio».

Per incoraggiare le ragazze ad essere più fisicamente attive, il dott. Ridgers conclude che «le scuole dovrebbero essere coscienti delle differenze di comportamento nel gioco tra ragazze e ragazzi e del fatto che le ragazze tendono a preferire attività in piccoli gruppi. Potrebbero pertanto prendere in considerazione la disponibilità di attrezzature e proporre attività di svago che incoraggino le ragazze a partecipare a giochi più attivi».

Il progetto A-Class ha valutato gli effetti di programmi d'attività d'esercizio strutturati sull'attività fisica dei giovani, la salute e la forma, su un periodo di due anni. La ricerca affronta le preoccupazioni per il numero crescente di ragazzi obesi o in sovrappeso. Anche se i risultati iniziali non mostrano un impatto delle differenti attività di gioco sul peso, l'équipe ritiene che potrebbe essere un fattore.

Il dott. Ridgers ha commentato: «Preoccupa che i livelli d'attività delle ragazze siano inferiori a quelli dei coetanei maschi e, sebbene sia solo una tessera in un quadro più complesso, questo potrebbe contribuire all'obesità o al sovrappeso delle ragazze».

Il progetto biennale OPAL ha esaminato gli spostamenti dei residenti anziani a Bristol (Regno Unito). I ricercatori hanno lavorato a stretto contatto con 240 persone tra i 70 e i 96 anni di quartieri molto diversi, valutandone le attività con l'accelerometria e il GPS, esaminando le ragioni dei loro percorsi giornalieri e la funzionalità fisica, e misurandone il benessere mentale. Lo studio ha insistito particolarmente sulla comprensione dell'effetto delle caratteristiche di quartiere sull'attività.

Il direttore del progetto, il professor Ken Fox dell'università di Bristol, ha dichiarato: «Gli anziani hanno difficoltà a creare nelle loro vite un livello d'attività sufficiente. Il nostro progetto è studiato per fornire solide fondamenta su cui strutturare i programmi e la politica per migliorare i livelli d'attività fisica delle persone anziane, in quanto i vantaggi sono enormi'.

I risultati preliminari di OPAL mostrano che gli uomini sono significativamente più attivi delle donne. «Nello studio osserviamo livelli d'attività molto bassi tra la maggior parte degli ultrasettantenni», ha commentato il professor Fox. «Oltre il 70% delle persone implicate nella ricerca fanno meno di 5.000 passi al giorno, per esempio. Le donne tendono ad essere meno attive degli uomini ed hanno livelli di funzionalità fisica inferiori».

Dallo studio risulta che gli uomini hanno un'attività fisica più intensa delle donne; questa differenza è stata attribuita al fatto che gli uomini escono di più di casa. Ma i ricercatori hanno visto anche che gli uomini restano seduti più a lungo durante la giornata.

«Le donne hanno un'attività meno intensa, probabilmente dovuta ai lavori domestici quotidiani», ha spiegato il professor Fox. «Questo suggerirebbe che i ruoli tradizionali in seno alla famiglia sono ancora identificabili in questa generazione. Adesso stiamo esaminando più da vicino cosa c'è dietro questa differenza di genere e stiamo cercando di identificare i modi migliori per promuovere l'attività fisica, allo scopo di migliorare il benessere mentale e la forma fisica degli ultrasettantenni».

Il professor Adrian Taylor dell'università di Exeter ha detto: «La società e l'ambiente in cui viviamo ci portano a fare sempre meno attività fisica, con conseguenze negative sulla salute come l'insorgenza di malattie cardiache, diabete e problemi di salute mentale per le persone di tutte le età. Studi come questi ci aiuteranno a capire quanto sia in realtà fisicamente attiva la popolazione inglese, e potranno servire per sapere come promuovere una maggiore attività fisica tra tutte le fasce d'età».