Basket: Serbia - Italia 72-52
E' triste, ma è così: l'Italia è alla sua quarta sconfitta su cinque gare giocate nel girone di qualificazione al Campionato Europeo 2009
La Nazionale maschile di basket perde con la Serbia 72-52.
E' triste, ma è così: l'Italia è alla sua quarta sconfitta su cinque gare giocate nel girone di qualificazione al Campionato Europeo 2009 e la qualificazione diretta è oramai una chimera.
Rimangono tre partite (contro Ungheria, Finlandia e Bulgaria) nei prossimi 14 giorni utili per qualificarsi per l'Additional Round (che si disputa nell'agosto 2009), sorta di ultimo treno per tentare di partecipare all'Europeo. Dovesse fallire all'Italia toccherebbe il Relegation Round, il che significherebbe giocare per non retrocedere nella Division B europea, come mai prima nella storia della nostra Nazionale.
E' un momento difficile per l'Italia, inutile negarlo: «E' una situazione non facile -commenta Carlo Recalcati, ct azzurro a fine gara- che molti dei nostri giocatori, anche i più esperti non hanno mai vissuto. Non è facile giocare, perdere e continuare a mantenere la concentrazione. Ma non possiamo più sbagliare: dobbiamo compattarci, ed ognuno deve portare il proprio contributo senza avere la presunzione di dover risolvere tutto.
«Se poi guardiamo alla gara -continua Recalcati- era nelle previsioni che avremmo potuto perdere, sono senza dubbio la squadra più forte del girone e l'hanno dimostrato: ci hanno dominato fisicamente, tatticamente e tecnicamente. Hanno preso due vantaggi ad inizio di ogni tempo e noi ad inseguire e a parte alcune buone reazioni, è stata una gara negativa».
Pronti via e l'Italia becca undici punti in quattro minuti, prima di segnare il primo punto con Giuseppe Poeta. Ed è un continuo rincorrere. Recalcati cambia tutti gli uomini a sua disposizione, ma la musica non cambia. Nonostante la difesa riesca in qualche modo ad evitare che la situazione precipiti, l'attacco azzurro è mediamente in affanno: il 37 per cento nel tiro da due (15/40) e il 16 per cento in quello da tre (3/18) da tre non impensieriscono i Serbi che confortati da un pubblico di 12mila belgradesi nella immensa Beogradska arena, a tratti sembra che giochino al gatto con il topo.
Gli azzurri si impegnano, ma sprecano troppo. Giuseppe Poeta, con l'incoscienza degli scugnizzi sfida i Serbi nel palleggia e tira ed è il migliore azzurro in campo. Valerio Amoroso nel primo quarto lo noti per un fallo in attacco e una doppia prima della tripla al 12' che scaccia le paure, poi si ferma. Marco Mordente, divenuto unico leader, ci mette tutto quanto ha dentro, si sacrifica in difesa per la squadra, ma non basta. E' nervoso e non gioca come sa.
Carlo Recalcati ha rinunciato stasera a Massimo Bulleri afflitto da una contusione alla tibia per permettergli di recuperare in pieno ed essere utile per le prossime tre gare. L'Italia si è presentata, anche, senza Luca Vitali che in allenamento mercoledì scorso si è fratturato la mano destra, mentre Matteo Soragna è stato usato con il contagocce a causa di un colpo fortuito nell'allenamento di ieri sera anche lui alla mano destra, senza alcuna conseguenza fortunatamente.
La Serbia allunga ad inizio terzo quarto (49-29, al 25') con la tripla e i punti di Vujanic, ma anche con una difesa molto più attenta che mette in crisi l'Italia. E non è un caso che l'attacco azzurro è un susseguirsi di errori: in una terribile sequenza Poeta forza il tiro, Mordente pure, di Giuliomaria fa passi, insomma nulla di concreto e la Serbia ne approfitta. L'Italia stringe i denti, cerca di non aggiungere il danno alla beffa, riuscendo a non farsi del tutto sopraffare. Essendo arrivati praticamente in corsa in Nazionale, è più che buona la gara di Jacopo Giachetti (8 punti) e di Andrea Crosariol (7 punti): «Jacopo ed Andrea sono i più freschi mentalmente -spiega Recalcati – non hanno il fardello della lunghezza del raduno e delle partite perse. Torneranno utili nelle prossime tre gare».
L'Italia si trasferisce domani mattina a Porto San Giorgio, con l'aereo delle 7,05 da Belgrado, via Roma. Mercoledì 10 settembre giocherà contro l'Ungheria nella seconda gara del girone di ritorno alle 20,00 (diretta Rai Sport Più).
Serbia-Italia 72-52 (21-11, 38-27, 58-38)
Italia. Giachetti 8 (3/5, 0/2), Cinciarini 2 (1 /2, 0/3), Mancinelli 4 (2/6, 0/1), Soragna 2 (1 /2, 0/2), Poeta 14 (3/7), Mordente 4 (1 /4, 0/2), Di Giuliomaria 3 (0/1, 1/2), Datome (0/4, 0/1), Amoroso 5 (1/ 2, 1 /2), Infante (0/1, 0/1), Crosariol 7 (3/4), Cavaliero 3 (0/2, 1/2). Allenatore Carlo Recalcati.
Serbia. Teodosic 8 (2/5, 0/1), Tepic 7 (3/4), Cvetkovic 2 (1/1), Markovic 4 (2/2), Tripkovic, Marjanovic 5 (2/4), Krstic 6 (3/4), Vujanic 13 (2/4), Velickovic 9 (3/5), Perovic 4 (1/1), Savanovic 12 (3/6), Bogdanovic 2 (1/3). Allenatore: Dusan Ivkovic.
Arbitri: Srdan Dozai (Cro), Juan Arteaga (Esp), Seffi Shemmesh (Isr)
Note: Fallo tecnico a Krstic (6', 13-4) e alla panchina italiana (28', 57-34)
Tiri: T2: Ita 15/40; Srb 23/39. T3: Ita 3/18; Srb 4/20; TL: Ita 13/20; Srb 14/23. Rimbalzi: Ita 34 (Amoroso 8), Srb 46 (Krstic 9). Assist: Ita 4 (Cinciarini 2), Srb 14 (Velickovic 3).
Parziali: 5' 13-4, 15 ' 31-19, 25' 49-31, 35' 65-44.