5 maggio 2024
Aggiornato 13:00
Un caldo continentale, senza vento, accoglie l'Italia all'arrivo Belgrado

Domani Serbia-Italia, a Belgrado, alle 18,00

L'Italia proverà ad essere un problema per i Serbi, anche se dovrà fare a meno di Massimo Bulleri

Un caldo continentale, senza vento, accoglie l'Italia all'arrivo Belgrado. Insomma la temperatura è alta e non di respira. La Nazionale di basket taglia l'autostrada E70 che la porta alla Beogradska Arena dove domani affronta la Serbia scortata dalla polizia locale.
La Beogradska Arena, immenso impianto con i suoi 18mila posti a sedere (regolarmente occupati), la scorta della polizia, i giornalisti e il fotografo all'arrivo in albergo, sono una delle dimostrazioni indirette di quanto la pallacanestro conti in Serbia.

Le domande per Carlo Recalcati, ct azzurro, dei giornalisti serbi tendono a ricordare i bei tempi andati, quando Serbia-Italia era una partita dei Giochi Olimpici o una finale europea. C'è molto rispetto, tutt'altro che formale per gli azzurri, ed anche la curiosità di vedere se l'Italia può essere un problema domani.

L'Italia ci proverà ad essere un problema per i Serbi, anche se dovrà fare a meno di Massimo Bulleri: Recalcati ha deciso di non rischiare il play pochi minuti prima dell'allenamento di stasera. Bulleri nella gara contro la Bulgaria di una settimana fa ha subito una contusione ossea al piatto tibiale della gamba sinistra. In questi giorni ha tenuto allenamenti differenziati a Varese, ma per precauzione, e per permettergli di recuperare pienamente per le gare successive, non parteciperà a Serbia-Italia.

«La Serbia, e qui non scopriamo nulla -dichiara Recalcati- è la squadra più forte del nostro girone, anche se ha perso in Finlandia. La gara di domani scriverà in maniera precisa il nostro destino. Vincendo abbiamo la possibilità di giocare ancora per la qualificazione diretta, perdendo dovremo lavorare per rimanere nel gruppo di sei squadre di cui una si qualificherà il prossimo anno. Di sicuro non staremo a guardare».
La Serbia, com tradizione, una squadra di grande fisicità che difende tutto campo sul portatore di palla. Schiera giocatori che hanno, anche i lunghi come Perovic e Krstic, buoni fondamentali e giocano bene in uno contro uno. Quando l'Italia, nella gara di andata dello scorso 20 agosto, a Cagliari, non ha tenuto l'uno contro uno della prima penetrazione, ha subito il break che le è costato la gara. La continuità nella concentrazione che è mancata a Cagliari e che è stata acquisita nelle gare successive, potrebbe essere l'arma in più per l'Italia.
Recalcati sceglierà i dodici che scenderanno in campo solo dopo la seduta di tiro di domani mattina.

Questi i giocatori a disposizione:
Valerio Amoroso, Daniele Cavaliero, Daniele Cinciarini, Alessandro Cittadini, Andrea Crosariol, Luigi Datome, Christian Digiuliomaria, Tommaso Fantoni, Jacopo Giachetti, Luca Infante, Stefano Mancinelli, Marco Mordente, Giuseppe Poeta, Matteo Soragna.