20 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Una borsa di studio di 5.000 euro per gli atleti che parteciperanno alle Olimpiadi di Pechino 2008

Borse di studio della Regione per gli atleti olimpionici del Lazio

È l'iniziativa voluta dal presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo che stamani ha incontrato una rappresentanza degli sportivi in partenza per Pechino

Una borsa di studio di 5.000 euro per ognuno degli atleti del Lazio che parteciperanno alle Olimpiadi di Pechino 2008. È l'iniziativa voluta dal presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo che stamani ha incontrato una rappresentanza degli sportivi in partenza per Pechino.

Al momento gli atleti laziali qualificati sono 40, 34 originari della provincia di Roma (25 di Roma città e 9 del territorio), 5 di quella di Latina (3 del capoluogo e 2 dalla sua provincia) e 1 di Rieti. Il numero esatto non è ancora definitivo perché sono in corso le ultime qualificazioni.

All’incontro hanno partecipato anche il presidente del Coni Giovanni Petrucci, il segretario generale del Coni e capo delegazione dell'Italia ai giochi olimpici Raffaele Pagnozzi e il presidente della Commissione Cultura, Spettacolo e Sport del Consiglio Regionale Antonio Zanon.

Il presidente Marrazzo ha salutato gli olimpionici e ha spiegato che la Regione Lazio, con la decisione di concedere una borsa di studio agli atleti nati nel suo territorio ha voluto compiere un «piccolo ma significativo gesto» per «stare vicino ai suoi atleti che, una volta spenti i riflettori sulle gare, spesso rimangono soli. Ho fatto solo quello che pensavo fosse giusto – ha detto – perché ve lo siete meritati. Ora vi aspetto vittoriosi».

«Lo sport – ha rimarcato poi Marrazzo – è un valore importante e l’Italia è un Paese che ha bisogno di valori. Per questo, non dobbiamo fermarci a questa iniziativa e continuare affinché, attraverso lo sport, si trovi una qualità della vita. Chi passa un intero anno a confrontarsi con le strutture organizzative sportive, come allenatori e compagni di squadra, fa una cosa importante. Per questo, è venuto il momento di sederci attorno a un tavolo con il Coni e vedere come avviare un discorso di formazione degli atleti. Al di là delle medaglie vinte – ha promesso – i nostri atleti potranno diventare testimonial dello sport per conto della Regione Lazio, magari organizzando delle visite nelle scuole proiettando i filmati delle Olimpiadi di Pechino».

Marrazzo ha poi definito il Coni «una istituzione molto più importante di quello che si crede, con centri federali splendidi sul territorio che potrebbero essere sostenuti di più». «Amo lo sport, ho seguito tutte le Olimpiadi dal 1964 – ha concluso il governatore del Lazio – e così ho deciso di voler stare vicino agli atleti. Con le borse di studio la regione intende aiutare i ragazzi perché continuino ad allenarsi nella disciplina prescelta».

Un «caloroso ringraziamento» a Marrazzo è venuto poi dal presidente Petrucci che ha definito «unica nel Paese questa iniziativa. Sarebbe bello – ha detto – che tutte le Regioni provassero nei confronti dello sport lo stesso sentimento».

«L'iniziativa della Regione Lazio – ha continuato Petrucci – rappresenta un intervento unico, nel panorama italiano, nei confronti degli atleti che parteciperanno ai Giochi di Pechino. Non è facile fare delle promesse e poi mantenerle, invece il presidente Marrazzo lo ha fatto e per questo noi gli siamo grati». Rivolgendosi infine agli sportivi presenti alla conferenza Petrucci ha poi detto: «Vi do un grande in bocca al lupo: fateci fare bella figura, anche perché siamo competitivi in molte discipline sportive».

«Normalmente – ha poi dichiarato Raffaele Pagnozzi – dopo i giochi olimpici l’interesse per gli atleti diminuisce. Non è questo il caso, visto che il Lazio è la seconda regione per numero di atleti presenti. Mi auguro che oltre alla presenza ci sarà un forte contributo anche in termini di medaglie».

Erano 17 gli atleti presenti all’incontro: le ginnaste Elisa Santoni ed Elisa Blanchi (vicecampionesse olimpica a squadre ad Atene 2004), i tre fratelli Maria, Nicola e Tommaso Marconi (tutti e tre tuffatori dal trampolino da 3 metri), e poi Marco De Luca (marcia 50 km), Daniele Di Spigno (tiro a volo), Alessia Filippi (nuoto), Riccardo Lione (beach volley), Roberto Meloni (judo), Giorgio Rubino (marcia 20 km), Michela Torrenti (judo), Damiano Lestingi (nuoto), Francesco Dell’Uomo (tuffi da piattaforma di 10 metri) , Francesco D’Aniello (tiro a volo), Mauro Badaracchi (tiro a segno) e Fabrizio Donato (salto triplo).

Gli atleti del Lazio rappresenteranno la Regione in un ampio spettro di discipline sportive, 20 per la precisione (Badminton, Atletica Leggera, Pentathlon Moderno, Vela, Calcio, Pallanuoto, Pugilato, Tiro a Volo, Nuoto, Beach Volley, Tuffi, Judo, Equitazione, Ginnastica, Ciclismo, Scherma, Nuoto di Fondo, Tiro a Segno, Tennis, Canottaggio); una netta maggioranza delle 28 discipline olimpiche di Pechino 2008.