29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Mali misteriosi

Studentessa di 20 anni va in vacanza in Spagna e rimane paralizzata

La giovane Kara Dunn di 20 anni, dell’Arizona, era in vacanza in Spagna quando ha iniziato ad avere problemi alla vista e a muovere faccia, mani e piedi. Dopo il ricorso all’ospedale, arriva la brutta diagnosi

SPAGNA – Brutta avventura per una studentessa americana di Tempe nell’Arizona. Kara Dunn, di vent’anni era in vacanza a Barcellona in Spagna (come parte di un tour dell’Europa) quando ha cominciato ad avere degli strani sintomi. Per prima cosa ha iniziato a vedere le cose sfocate. E sembrava potesse soltanto essere un piccolo problema di vista. Ma col passare del tempo sono comparsi altri misteriosi e preoccupanti sintomi: Non riusciva più a deglutire bene e faceva fatica a muovere i muscoli del volto, poi si è presentato anche un intorpidimento di mani e piedi.

La diagnosi
Dopo essersi rivolta in ospedale per capire cosa le stesse capitando, Kara si è sentita diagnosticare una malattia rara, la Sindrome di Guillain-Barré, una patologia autoimmune dove il sistema immunitario del corpo attacca il sistema nervoso periferico, con conseguente paralisi. Difatti, a Kara, dopo un po’ le si sono paralizzate braccia e gambe. Da qui, il ricovero in terapia intensiva, riporta il Daily Mail Online.

La sindrome di Guillain-Barré
Si ritiene che questo tipo di patologia sia spesso preceduta da una malattia infettiva come per esempio un’infezione respiratoria o un’influenza gastrointestinale. Secondo l’Istituto Nazionale dei Disturbi Neurologici e Ictus, la sindrome di Guillain-Barré è considerata una malattia rara che colpisce circa una persona su 100mila e meno di 20mila casi all’anno. Dopo i primi sintomi, le condizioni di chi ne soffre di solito peggiorano per circa due settimane prima di raggiungere il picco a quattro settimane. I sintomi principali sono debolezza e formicolio alle estremità, che in genere si diffondono rapidamente, portando a una paralisi del corpo. A questi si aggiungono difficoltà a camminare, a parlare, masticare e deglutire. Poi problemi di vista, respirazione difficoltosa, aritmie o tachicardia, variazioni della pressione arteriosa. Le possibili cure sono spesso molto lunghe, e chi guarisce in genere ci mette almeno 12 mesi – o anche di più. Anche se guariti, molte volte alcuni sintomi – come formicolio agli arti – rimangono per sempre.

Le condizioni
Il fratello di Kara ha raccontato al Daily Mail Online, che sua sorella nel giro di poche ore è stata ricoverata in Terapia intensiva, e che poi è stata intubata a causa di una grave polmonite. Tuttavia, ora pare che le sue condizioni stiano migliorando piano piano. Subito non poteva comunicare se non con qualche movimento della testa; ora fa fatica a parlare, ma qualcosa riesce a dire. Riesce a muovere le mani, ma dalla vita in giù è ancora paralizzata. Il trattamento a cui è stata sottoposta è quello a base di immunoglobuline per via endovenosa (IVIG), atto a contrastare l’azione dannosa dei globuli del sistema immunitario che reagisce in modo anomalo. Lei, racconta ancora il fratello (che è giunto in Spagna insieme alla madre) dovrà essere trasportata a casa con un aereo privato che costa la bellezza di 200mila dollari – spesa che l’assicurazione sanitaria non copre. Per questo hanno aperto una pagina su Gofundme.com per raccogliere i fondi necessari.