Dieta macrobiotica: ecco perché potrebbe essere dannosa
La dieta macrobiotica potrebbe diventare seriamente pericolosa per la salute se non viene seguita in modo corretto. Ecco perchè

Quasi ogni giorno nascono diete, quasi come fossero fughi. E, spesso, con altrettanta rapidità svaniscono nel nulla. Ma ce ne è una, in particolare, che vive da ormai tantissimi anni: è la dieta macrobiotica. Proprio per il fatto che esiste da parecchio tempo si ritiene che sia collaudata e quindi efficace in termini di salute e perdita di peso. Tuttavia, secondo alcuni esperti non si basa su alcun dato scientifico e se seguita con il solito metodo del fai da te potrebbe addirittura essere dannosa per il nostro organismo. Ecco perché.
Non è fondata su basi scientifiche
Uno dei problemi principali di questo regime alimentare sarebbe dettato dal fatto che non è «fondato su basi scientifiche, è dannosa per la salute, soprattutto di bambini e anziani, squilibrata e priva, o quasi, di nutrienti fondamentali», asserisce il nutrizionista Giorgio Calabrese, Docente di Alimentazione e Nutrizione Umana presso l'Università del Piemonte Orientale e membro del Comitato Nazionale Sicurezza Alimentare (CNSA) del ministero della Salute. Il suo commento, riportato dall’Agenzia Giornalistica AGI viene fatto in merito alla scoperta di una psico-setta situata tra le Marche e la Romagna.
Proprietà miracolose?
Sembra che nella vicenda siano state coinvolte decine di persone convinte che la dieta macrobiotica possedesse incredibili proprietà miracolose. «Al di là delle valutazioni giudiziarie, era già chiaro che ci troviamo in presenza di una grande operazione di business, che fa leva sulle fragilità delle persone, e le convince sulla base di principi assurdi, come le binomie yin-yang, caldo- freddo ecc., che questa dieta può addirittura guarire da malattie come il cancro», spiega l’esperto ad AGI.
Simile alla dieta vegana?
«Si tratta di un tipo di dieta simile come principio a quella vegana, anche se i macrobiotici consentono in rarissimi casi la carne bianca, le uova, il pesce. Ma in realtà prevalgono le fibre, mentre sono scarsissime le proteine e quasi nulli i grassi. E se mangi più di 30 grammi di fibre al giorno queste 'sequestrano' i sali minerali, dal ferro allo zinco, portando a lungo termine il fisico alla prostrazione. È come iniziare una gara automobilistica con poca benzina: all'inizio si sarà più scattanti, ma a un certo punto finisce il carburante e ci si ferma, perché il corpo non è correttamente alimentato. La cosa che dispiace è che noi siamo il regno della dieta Mediterranea, e non per niente siamo tra i Paesi più longevi al mondo, e c'è qualcuno che va a cercarsi una cosa che costa molto di più e fa morire prima».
Cos’è la dieta macrobiotica
Il problema principale è che al giorno d’oggi c’è molta confusione riguardo questo regime alimentare ideato in Giappone, intorno al dopoguerra. Si tratta per lo più di una dieta basata sul consumo di cereali integrali e verdure che esclude – secondo alcuni - i cibi industriali e riduce al minimo quelli di origine animale. L’idea del suo ideatore, Georges Ohsawa, fu quella di basarsi sui principi dell’antica medicina orientale, secondo la quale esistono due principali gruppi di alimenti: quelli che possiedono proprietà Yin e quelli che possiedono proprietà Yang. Aggiungendo alla propria alimentazione entrambi, in maniera oculata, si riuscirebbe ad apportare il corretto equilibrio all’organismo.
Sapevi che…?
Il vero nome dell’ideatore della dieta macrobiotica è Yukikazu Sakurazawa, vissuto dal 1893 al 1967. Ma in occidente viene conosciuto con il nome di Georges Ohsawa.
I cibi vietati dalla dieta macrobiotica
La dieta macrobiotica moderna vieta il consumo della maggior parte della carne ad esclusione della selvaggina e dei volatili. Mentre sono ammessi i pesci e i molluschi. Non si possono mangiare neppure i salumi, le uova, il burro o la margarina. Vietati tutti gli alimenti raffinati e industriali, inclusa la cioccolata, il caffè, l’aceto, le spezie e le bibite. Per condire bisogna usare solo il sale al suo stato naturale. È importante, tuttavia, sottolineare che quest’ultima è una versione riveduta e corretta rispetto alla dieta originale ideata in Giappone, la quale, inizialmente, non prevedeva l’esclusione di tanti alimenti ma si basava principalmente sull’equilibrio di cibi Yin e Yang. Non a caso, l’impostazione di base originale era così:
50%: cereali integrali interi
20-30%: di verdure di stagione
10 -20%: di carne bianca o pesce, legumi, seitan, soia
10% di frutta di stagione, alghe o dolci senza zuccheri aggiunti
Come si può notare da questa impostazione, in origine non era una dieta così restrittiva come quella odierna. Inizialmente, gli alimenti da evitare erano solo le carni lavorate (insaccati, affettati) e la carne rossa. Ma anche l’uovo – se consumato da solo – oppure lo zucchero bianco e tuti gli alimenti raffinati. Sono invece ammessi lo sciroppo di riso o di frumento, il miele e lo sciroppo di acero. Mentre va evitato l’aceto di vino che andrebbe sostituito con l’acidulato di Umeboshi. Il caffè andrebbe sostituito con quello di cicoria o di cereali. In ogni caso i concetti originali non si possono esprimere in un piccolo articolo come questo ma andrebbero approfonditi attraverso testi di un certo livello. In sintesi: la dieta originale non era poi così restrittiva e alla base c’era una teoria molto profonda riguardo l’interazione tra macrocosmo e microcosmo. Teoria che l’occidente, ancor oggi, fatica a capire ma che affonda le sue basi in una conoscenza antica che nessuno di noi dovrebbe permettersi di scartare a priori solo perché non è in grado di comprenderla.