24 settembre 2023
Aggiornato 10:00
Tavi

Anziani, addio interventi chirurgici. Arriva la cardiologia interventistica strutturale

Finalmente molte persone anziane potranno avere a disposizione valvole cardiache senza ricorrere all’intervento chirurgico

cardiologia interventistica strutturale
cardiologia interventistica strutturale Foto: Shutterstock

Un’incredibile novità che rappresenta una delle tappe più importanti per la cura delle patologie cardiache negli anziani. Se fino a poco tempo l’unica strada percorribile erano gli interventi chirurgici, ora la medicina ci mette a disposizione una nuova opzione. Si tratta di un approccio più soft rivolto a tutti i pazienti che soffrono di cardiopatie strutturali. In questo modo si potranno – ad esempio –  riparare le valvole cardiache per via percutanea senza dover utilizzare il bisturi. E i tempi di recupero saranno nettamente più rapidi. Ecco, nel dettaglio, di cosa si tratta.

Una vita più lunga
Di questa interessante novità si è parlato a lungo durante la 3° giornata del 79° congresso della Società Italiana di Cardiologia di Roma. E non si poteva non parlare anche dell’angioplastica, intervento che quest’anno compie il suo 40° compleanno. Tra i vari argomenti trattati vi era anche l’allungamento della vita media, reso possibile anche grazie alle migliori diagnosi e terapie in campo cardiologico.

Il trattamento delle cardiopatie strutturali
Uno dei tempi più importanti esposti al Congresso è il trattamento delle cardiopatie strutturali, cioè la possibilità di riparare le valvole cardiache per via percutanea senza utilizzare bisturi o strumenti simili. Tale metodo risulta particolarmente utile anche in caso di stenosi aortica degenerativa, un problema che, secondo recenti stime, aumenterà in maniera esponenziale in un prossimo futuro.

Tavi, la valvola di maiale
Potrebbe sembrare un po’ strano pensare di poter avere a disposizione qualche pezzo di maiale dentro il nostro organismo. Invece in alcuni casi potrebbe davvero salvarci la vita. Stiamo parlando di Tavi, ovvero l’impianto di una valvola di maiale inserita grazie a un catetere presente nell’arteria della gamba. In questo modo, senza dover ricorrere all’anestesia generale e tantomeno aprire il torace, molti pazienti potranno avere a disposizione un apparato cardiovascolare nettamente più efficiente.

Le linee guida europee
Un’interessante novità è quella di poter usufruire di Tavi anche se non si è ad alto rischio di intervento chirurgico. «La novità di quest’anno riportata dalle linee guida europee e ribadite dal documento degli esperti della Sic è la possibilità di effettuare un impianto valvolare percutaneo anche nei pazienti a rischio intermedio, cioè pazienti che non hanno un rischio alto chirurgico. Un maggior numero di pazienti potrà essere trattato da quest’anno con questa rivoluzionaria tecnica che permette l’impianto di una valvola cardiaca introducendola dall’arteria femorale. Molti più pazienti dovrebbero essere oggi trattati con questa innovativa possibilità terapeutica in considerazione degli ottimi risultati raggiunti in termini di allungamento della speranza di vita e della minore invasività e maggiore efficacia rispetto alla tecnica chirurgica», conclude Ciro Indolfi, Presidente Eletto della Società Italiana di Cardiologia.